rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Il Parma serve il poker e spera di sedersi al tavolo play off

Il 4-0 rifilato alla Spal riaccende le speranze per la banda di Beppe, che però perde rischia di perdere Tutino (dopo il gol esce per infortunio). Oltre all'ex Salernitana, trovano il sorriso Bernabé, Vazquez e Benedyczak.

Quattro gol, un paio splendidi, giocate di ottima fattura e tanti sorrisi. Sembra primavera, al di là della bella giornata, per un Parma che ha ritrovato il sorriso in maniera convinta. Contro la Spal si sono esaltati la voglia di Tutino, la classe di Berbabé, il talento di Vazquez e la fantasia di Benek, il tutto corredato da un bel clean sheet che non guasta mai di questi tempi. E un bel giro di campo con tanto di applauso per la banda di Beppe, che adesso può affrontare la trasferta di Monza con più leggerezza mentale.

Per sostituire Danilo, Iachini sceglie Alessandro Circati, fidentino di nascita ma già cittadino del mondo a 18 anni. Prima di tornare a casa, Circati ha girato per Australia, Inghilterra e Germania, ha sempre giocato a calcio e oggi ha fatto il suo debutto con la Spal, squadra messa subito sotto da un Parma galvanizzato dal rientro di Buffon e rinvigorito dal fosforo di Bernabé e dalla rabbia sprigionata da Tutino in questi 147 giorni. Tanti ne sono passati dall’ultimo gol dell’ex Salernitana, segnato proprio contro la Spal all’andata. In mezzo è successo quasi di tutto, ha anche rischiato di andarsene perché Iachini gli aveva detto di non voler contare su di lui, ma come succede spesso nel calcio, si torna spesso sui propri passi. Alle volte ti ci porta la necessità, altre (pochissime), la condizione di aver sbagliato. Fatto sta che una bella mano a uscire dalle sabbie mobili dell’anonimato a Beppe l’ha data proprio Tutino, che ha stappato la partita ribadendo in gol la palla che lui stesso aveva indirizzato sul palo. In 5’, dopo una fase di studio, il Parma ha azzannato la partita, mettendola in ghiaccio con un sinistro chirurgico di Bernabé, l’uomo di Maresca venuto dal City. Beppe ha preso in pugno la gara grazie all’organizzazione di gioco: corti, compatti, pronti a dare sviluppo al gioco per via esterna (il primo gol nasce da cross di Man), ha piazzato Juric a guardia di Bernabé (che con il pallone ci sa fare davvero), dispensando Franco da gravosi compiti tattici. Picchiato come sempre, el mudo non ha brillato nel primo tempo, ma a fare quello che bisognava fare ci ha pensato Tutino che, sul più bello (suo anche l'assist a liberare Bernabé) viene abbattuto da Meccariello e deve abbandonare la festa. Sfortunato, l’ex Salernitana lascia il campo per Benek.

Venturato cambia: fuori Rossi, Esposito e Melchiorri, dentro Colombo, Da Riva e Vido. E Buffon sventa subito una minaccia: Meccariello a botta sicura gli si presenta davanti, Gigi alza la palla sulla traversa. Il Parma si sveglia dal piccolo spavento, costruisce sulla sinistra con Man che punta e parte. E quando non parte manda in porta i compagni. Come al 62’,  quando invita Vazquez alla festa. Tocco profondo per el mudo che di prima insacca il suo nono gol stagionale. E poi si prende standing ovation e coro ‘mudo, mudo’ quando esce per fare posto a Sohm. Alla festa vuole partecipare anche Benek, che con una giocata pazzesca si presenta davanti ad Alfonso e lo supera con lo scavino. Tutto facile per i ragazzi di Iachini, che regala 20’ a Bonny. Finisce con un sorriso largo, stavolta, al quale però si deve dare continuità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Parma serve il poker e spera di sedersi al tavolo play off

ParmaToday è in caricamento