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Difesa da reinventare: senza Danilo, Iachini pensa a uno tra Balogh e Osorio

Dubbio tra l'ungherese che non gioca da novembre, dalla partita contro il Como, e il venezuelano che deve farsi perdonare dopo gli errori di Cremona

Beppe Iachini ritrova Gigi Buffon e abbozza un mezzo sorriso. L'allenatore del Parma spera di riabbracciare anche Goran Pandev per la partita contro la Spal, quasi decisiva per una squadra che deve dare una sterzata al campionato per uscire dal limbo della metà classifica. I punti che separano i crociati dall’ultimo posto utile per accedere ai play off sono 12, davanti, nella corsa al sogno promozione, ci sono Ascoli, Cittadella Como, Reggina e Ternana. Dietro di due punti il prossimo avversario, quella Spal che è tra le squadre che il Parma non ha mai battuto dal ritorno in Serie A. La bestia nera che quell’8 marzo del 2020, all'inizio della pandemia, diede il via alla caduta libera del club crociato, che poi si salvò ma scelse di cambiare allenatore affidando il timone a Liverani. Tecnico che Kyle Krause si è trovato in casa al momento di rilevare le quote della società e che ha sollevato dall’incarico a gennaio del 2021. Una storia che per certi versi può considerarsi l’incipit di quella triste che i tifosi del Parma sono costretti a leggere oggi.

Al Tardini, Iachini va a caccia della terza vittoria da quando è allenatore del Parma. Anche a questo appuntamento mancherà gente di peso: da Danilo (squalificato) a Schiattarella (infortunato: problema al soleo per il centrocampista), da Costa a Colombi. Bisognerà reinventare un’altra formazione, al netto di quella coperta corta che copre i piedi ma lascia la testa all’aria. In difesa, ad esempio, senza Danilo - che ha giocato per un po’ con una frattura al dito di un piede stringendo i denti - toccherà al neo papà Osorio o tutto al più al redivivo Balogh, che non vede il campo dalla gara contro il Como, l'esordio di Iachini. Beppe potrebbe fidarsi di lui da centrale ma si riserva ancora un giorno per decidere il da farsi. A centrocampo le gerarchie sono abbastanza definite, mentre davanti - tra una prova e l’altra - bisognerà trovare la coppia d’attacco che garantisce maggiore affidabilità. Inglese e Simy hanno legato bene, Tutino può essere sempre un’arma in corsa senza dimenticare Benedyczak e lo spacca partite Correia, che magari avrà una chance da titolare.

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