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Anche la Ternana passeggia al Tardini: Lucarelli vince 3-2, per il Parma è un incubo

Crociati sconfitti dall'ex e contestati a fine partita. Segnano Donnarumma e Partipilo, accorcia Cobbaut (peggiore in campo con Rispoli). Non basta un grande Vazquez, la decide un gol di Pettinari. Crociati fermi a quota 28, scavalcati dalle Fere

Dal nostro inviato
PARMA -  Forse il 3-2 con il quale la Ternana si prende il Tardini ha spento la luce delle residue speranze di vedere un finale diverso di campionato. Non è bastato un Vazquez in grande spolvero, le fere ben organizzate hanno messo a nudo i difetti di una squadra assemblata male e pensata peggio che continua a essere figlia di nessuno. La fotografia al termine della gara è chiara. Mentre i tifosi contestano, chiamano a gran voce la squadra sotto la curva, il ds Pederzoli rimane fermo in mezzo al campo con le mani in tasca e il capo chino. E pensare che Krause Una scena vista e rivista, in un anno disastroso in cui il Parma continua a regalare punti alle avversarie che - senza tanti sforzi - prendono e portano a casa. E pensare che la Ternana ha vissuto una delle settimane peggiori della sua storia recente. Il Parma riesce ad andare oltre le aspettative: mai nessuno pensava di ritrovarsi così in basso a questo punto della stagione.

A un certo punto Iachini ha urlato ai suoi un ‘calma’ accompagnato dalle braccia in giù, a fare pressione verso il basso. Era il 39’ di una gara intensa, strana. La degna di una fotografia di un momento delicato, incastonata in una cornice di fischi, ululati e inviti a tirare fuori gli attributi. Perché in 12’, il Parma ha subito due gol, un doppio regalo alla Ternana resuscitata grazie a Donnarumma e Partipilo. Quando hanno scartato i regali della retroguardia di Iachini, con il ghigno dei bambini che rubano le caramelle alle nonne, non credevano ai loro occhi. Tutto facile, tutto bello. Sembrava uno scherzo di carnevale, ma era un incubo dal quale Beppe è stato risvegliato prima da una deviazione di Cobbaut sotto porta, poi da una carezza di Vazquez, che ha messo con il suo sinistro delicato la palla sotto all’incrocio. Parità ristabilita, nel nome del calciatore più forte della rosa. Non c’è niente da fare, nel Parma di oggi togliere Franco equivale a non scendere in campo, quasi. L’avvio incerto ha pesato sulla testa dei suoi compagni, non sulla sua, che si è caricato sulla groppa i problemi, spostandoli a spallate e a colpi di pettine al pallone, fino a resuscitare una squadra rimasta nello spogliatoio. La reazione del Parma è più affidata ai singoli, ma c’è stata. La mole di gioco prodotta dalla squadra di Iachini passa tutta o quasi da Vazquez, che a inizio ripresa deve rifiatare. E il Parma senza passare da lui balla che è una bellezza. Partipilo è l’incubo di Cobbaut, è un po’ il Vazquez della Ternana. E si vede. I compagni lo cercano sempre, lui si fa trovare pronto e impegna Colombi, già protagonista a inizio ripresa, in una parata spettacolare su un tiro a giro. Peccato che dagli sviluppi dell’angolo, la Ternana trova il vantaggio su una giocata classica. Cross da sinistra verso destra, sponda di Bogdan per Pettinari. Troppo facile per l’accattante fare gol. Iachini cambia: dentro Inglese, Sohm e Brunetta, fuori Benek, Juric e Bernabé. Entra anche Correia per Rispoli.  La Ternana ha qualche altra occasione, il Parma più con il cuore che con l testa prova a riacciuffarla, ma i pericoli per Iannarilli sono pochi. Alla fine entra anche Bonny, ma è tutto inutile. Finisce sempre con lo stesso coro: fuori le p… per una squadra che adesso deve ritrovare in fretta le motivazioni per chiudere nel miglior modo possibile questo ciclo di ferro.

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