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Pincolini esalta Del Prato: "Parma, fidati di lui e occhio a Brunetta"

Lo storico preparatore atletico, coordinatore delle Nazionali giovanili: "Enrico è perfetto per Maresca. L'argentino ha talento, ma deve essere più presente. Poi con Gigi, tutto è più semplice"

Siamo a Tirrenia con l’Under21, giochiamo oggi contro il Lussemburgo e martedì a Vicenza con il Montenegro”. L’entusiasmo è lo stesso di sempre, Vincenzo Pincolini, coordinatore delle Nazionali Under, non l’ha mai perso. Non ha perso nemmeno la fame, la carica e l’ambizione. Neanche dopo aver vinto tutto quello che si può vincere a livello di club. “Siamo qui per per le qualificazioni dell’Europeo Under 21 del 2023 - dice Pincolini a ParmaToday.it -, quello che deve darci il pass per le Olimpiadi nell’anno successivo. Ho un sogno”.

Ci dica, Pincolini.

“Manchiamo dalle Olimpiadi da tre edizioni. Voglio chiudere a 70 anni facendomi questo regalo”.

In bocca al lupo. A proposito di Under21, a Parma è arrivato un calciatore che conosce bene. Enrico Del Prato.

“Un ragazzo serio, la Serie B è lunga, ha bisogno di ragazzi seri come Enrico. Serio perché si allena sempre con la massima professionalità. Con noi (in Nazionale ndc) ha fatto benissimo. Il profilo di Enrico è perfetto per il Parma”.

Perché?

“Perché ha l’esperienza, malgrado sia giovane, di una categoria complicata. Perché può fare il terzino, il centrale e giocare davanti alla difesa”.

Che tipo di calciatore è?

“E’ molto bravo di testa, sa leggere le situazioni di gioco, sa muoversi in anticipo e non va in difficoltà neanche contro gente più forte di lui, fisicamente. E’ capace di impostare. Ogni anno è riuscito a migliorare il suo rendimento. Ha una caratura oggi superiore a quella di due o tre anni fa. Ha guadagnato posizioni per questa sua regolarità e continua capacità di migliorarsi. E’ un giovane ma è freddo, esperto. Mi piace”.

Come giudica il mercato del Parma?

“Il mercato mi sembra molto buono, bisogna dare solo un po’ di tempo all’allenatore. Maresca è bravo, ma va aiutato. Ben venga la vittoria all’ultimo contro il Benevento, quando vinci la squadra cresce, ma serve qualche domenica per vedere progressi. Non possiamo pretendere di avere tutto già con il Pordenone. La squadra non è ancora al massimo”.

Il Parma è la favorita davvero per la promozione diretta?

“Solo se cresce di domenica in domenica. Diamo un mese di tempo a Maresca per fare degli aggiustamenti. Guardavo la formazione l’altro giorno: sono tutti nuovi. Dell’anno scorso non è rimasto nessuno. A me piace molto Brunetta, spero che non sia quello della scorsa partita, dove è stato poco presente e per niente continuo. Ma ha talento”.

Molti calciatori sono rimasti fuori rosa, può essere un problema?

“Tutte le squadre si sono trovate in grande difficoltà. L’abbondanza è difficile da gestire, ma bisogna spiegare ai calciatori che non è più come una volta: chiudere contratti a certe cifre è dura. O ti adegui, o speri che la squadra che deve vendere sia disposta a fare sacrifici”.

E il suo amico Buffon? Domenica è stato decisivo.

“Gigi l’ho visto benissimo. Io penso che con lui in porta, non ci possa essere assolutamente il problema del portiere. Domenica ha fatto vedere che in campo è ancora un numero uno. Ma non solo per le parate. In mezzo ai ragazzi si esalta, poi il rispetto che hanno nei suoi confronti è qualcosa di straordinario. Senza parlare dell’abbraccio che ha riservato a ognuno dei calciatori. Dentro al gruppo è fondamentale”.

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