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Spolli vota El Mudo: "Parma, fidati di Franco"

L'ex difensore del Catania, avversario di Vazquez al Palermo in diversi derby, adesso lavora con l'agente del fantasista: "Conosco bene il giocatore, so cosa può dare. La Serie B è complicata, ma il Parma è forte"

“Parma, fidati di Franco”. Nico Spolli vota El mudo, che non sta certo vivendo il suo periodo migliore da calciatore. L'ex Catania conosce bene il fantasista, dato che lavora con il suo procuratore, Daniele Piraino e che ha confezionato l'operazione che ha riportato il calciatore in Italia, dopo tanti anni al Siviglia. Sa che Vazquez è uno dei tanti capitali del club di Krause, chiesto da Enzo Maresca in persona. Tante ombre, qualche luce, abbagliante, accesa grazie alla sua grande tecnica. La mancata identità della squadra per ora non aiuta neanche il numero 10: non è scattato il feeling tra il Parma e l’ambiente, ma anche Maresca, che fonda il suo progetto sull’italo-argentino, per ora ha trovato poche risposte da Vazquez. Due gol e due rossi, l’ultimo un po’ generoso anche secondo El Flaco: “Diciamo che l’arbitro poteva scegliere diversamente - dice Spolli riguardo l’episodio di Ferrara -. Ma sono sicuro che con la qualità che ha Vazquez, presto convincerà la piazza”.

Spolli, perché Vazquez sta trovando difficoltà?

“Ma non credo che stia trovando difficoltà. La Serie B è un campionato difficilissimo, tosto. Io l’ho fatta e so cosa significa. Guardate anche Monza, Benevento, Crotone: sono tutte squadre che vivono momenti di difficoltà, ma secondo me alla lunga usciranno. Franco è un giocatore straordinario, generoso. Per me è in linea con il percorso del Parma. L’anno scorso non ha giocato tantissimo, è stato un po’ fermo. E quindi ora paga un po’ la mancanza di freschezza atletica”.

Si aspettava che Vazquez potesse accettare la B?

“Sì, perché Franco ha sempre detto una cosa: io non sto andando in Serie B, sto andando al Parma. Una squadra straordinaria, un club con storia. Non c’entra la categoria. Aveva altre proposte dalla Serie A, ma non ci ha mai pensato”.

Forse perché c’era Maresca?

“Anche, ma lui sa che il Parma è un club importante. Si è calato bene nella parte, ha avuto qualche difficoltà all’inizio, perché non ha fatto la preparazione, essendo arrivato tardi, ma adesso vedrete il vero Vazquez. Sa di essere in una società seria, farà del suo meglio”.

Ci svela un retroscena? Come lo avete convinto ad accettare Parma?

“Mah, c’è stato poco da convincere. Non ha mai avuto ripensamenti o indecisioni, per lui il Parma è tanta roba”.

Si aspettava questa partenza lenta della squadra?

“Anche qui, va detta una cosa: giocatori nuovi, allenatore nuovo, società nuova. Tante cose da valutare. Però, ripeto: credo che alla lunga la forza della squadra uscirà. Noi a Catania avevamo una squadra forte, venivamo da una retrocessione, proprio come il Parma. Abbiamo aggiunto a quella squadra due calciatori straordinari: Calaiò e Rosina, i migliori l’anno prima in Serie B. Non siamo riusciti a vincere”.

Il Parma può permettersi di non vincere?

“Il Parma è forte, ma anche noi lo eravamo. Ci sono tante squadre che potrebbero fare lo stesso ragionamento, ma le dico davvero che la Serie B è un campionato lungo. Ci vuole carattere, forza, cattiveria agonistica”.

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