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Calciomercato: Amauri: i pro e i contro della trattativa-sogno

L'italo-brasiliano rimane sempre l'obiettivo numero uno per l'attacco crociato. La mancata convocazione della Juventus per il ritiro lo avvicina sempre di più al club di Ghirardi, ma il freno è l'ingaggio

Di solito i tormentoni dell'estate sono le canzoni che si sentono in spiaggia, sotto il sole caldo, sotto gli ombrelloni. Tormentoni, motivetti orecchiabili che entrano nella testa di chi ascolta in maniera abbastanza veloce e da lì non escono più. Bhè, in casa Parma il tormentone non è proprio una canzone, un motivetto che si fischietta tra un drink ed un altro. Cominciato a maggio, verso la fine, o forse a gennaio, si, quando l'estate era ancora lontana.

PERCHE' SI - Già, quel 31 gennaio, quando Ghirardi e Leonardi sono andati a prendersi Amauri, non uno qualunque, come qualcuno lo ha fatto diventare, o voleva farlo diventare, uno che il Parma lo ha tirato su da molte situazioni difficili, il cui nome è entrato nella testa dei tifosi e non solo, uno ingombrante, difficile da sostituire e di cui si fa fatica a farne a meno. Chiedere a Colomba, gentilmente. Bene, il suo nome, seguito da "torna?" è il tormentone dell'estate gialloblu. I tifosi naturalmente si augurano che Ama faccia ritorno da queste parti. Le domande su questo tema sono state le più ricorrenti, sin da gennaio appunto, quando il giocatore vestiva già il gialloblu. Le risposte sono sempre state più di un'apertura a "restare" con quella maglia, sono diventate una conferma in questi giorni. Messo al centro di tutte le trattative Juventine per arrivare al cosiddetto top player di cui i bianconeri necessitano, vedi Rossi e Aguero, Vucinic, è chiaro che non rientra da tempo nei piani di Conte. Escluso anche dal viaggio in America, dove sta proseguendo il ritiro della Vecchia Signora, Amauri piace a tante squadre, in Italia e all'estero. Il Genoa ha cercato di aprire un discorso con lui, ma l'attaccante non sembra gradire questa destinazione. Di recente ha rifiutato anche la pista Madrid, sponda Atletico, e le proposte che gli sono arrivate dall'Inghilterra, dove stravedono per lui. Il Flamengo si era fatto avanti per auspicare ad un possibile ritorno in patria, ma il mercato brasiliano è già chiuso. Tutte le strade portano al gialloblu, dunque. Non è un proverbio nuovo, è ciò che emerge dagli ultimi sviluppi della situazione. Amauri vuole il Parma e il Parma vuole Amauri. "Ghirardi ha una corsia preferenziale rispetto alle altre squadre" aveva detto Petricca qualche settimana fa. Inutile sottolineare come il progetto tecnico-tattico si sposerebbe alla perfezione con quelle che sono le sue caratteristiche. Amauri ha bisogno di giocare, di sentirsi importante e, nessuna piazza meglio di Parma, saprebbe garantire ciò. In più, la prospettiva Europei, sarebbe un ulteriore motivo per il ritorno di Ama nel Ducato.

PERCHE' NO - Ma al di là dei sentimentalismi, delle logiche, di cui spesso il calcio si priva, Amauri è ancora oggi un giocatore della Juventus. Per poco, verrebbe da dire, ma la realtà è questa. Come tale, Amauri ha un costo, e che costo. Il suo contratto con i bianconeri scade il prossimo anno, il suo ingaggio è molto elevato, vicino ai quattro milioni di euro. Ghirardi potrà sostenere questa spesa? La domanda, la perplessità, il nodo, scegliete voi come chiamarlo è proprio questo, di natura economica. La Juventus deve trattare per cederlo, ad un costo però inferiore rispetto a quanto ha speso per accaparrarselo dal Palermo, altrimenti potrebbe vederlo andar via senza ricevere un soldo, dato che il suo contratto scade l'anno prossimo. Fattore che gioca a favore dei gialloblu. Ma l'ingaggio? Resta comunque elevato per una squadra come il Parma. Se si aggiunge poi che il mercato italiano è tra i più poveri del vecchio Continente, allora la situazione diventa quasi impossibile. Quel quasi è dettato da una possibilità, la riduzione del guadagno. Amauri sarebbe disposto a decurtarsi del 20-30% l'ingaggio pur di vestire crociato, ma il costo della trattativa resterebbe comunque elevato. Difficile ipotizzare un esborso simile da parte di Ghirardi, se si calcola che la Juventus vorrebbe ricavare dalla sua cessione almeno una somma vicina agli otto milioni di euro. Più passa il tempo e più il Leonardi e il Parma ne traggono benefici. Il tempo cura ogni cosa, si deceva. Pare che la trattativa ne avrà ancora per un pò, almeno fino alla fine del mercato, con il tormentone che continuerà a battere le teste dei tifosi. "Amauri torna?"

PARMA - LUDOGORETS  3-0

Marcatori: al 45' pt Zaccardo, al 17' st Borini, al 31' st Giovinco

PARMA (4-4-2): Pavarini (Vice Cap.) (dal 19' st Mirante); Zaccardo (dal 1' st Santacroce), Paletta, Lucarelli (Cap.), Feltscher (dal 19' st Modesto); Valiani (dal 19' st Biabiany), Nwankwo (dal 19' st Jadid), Ze Eduardo (dal 19' st Coppola), Sansone (dal 19' st Galloppa); Borini (dal 19' st Giovinco), Pellè (dal 19' st Crespo).
A disposizione: D'Arsié, Morrone.
Allenatore: Colomba

LUDOGORETS (4-5-1): Golubovic; Minev (dal 14' st Choco), Jarabica, Zhekov (dal 43' st Bano), Grabus; Dyakov, Remzi (dal 1' st Dyulgerov) Aleksandrov, Gargorov (dal 22' st Atanasov), Marcelinho (dal 1' st Ivanov); Kolev (dal 1' st Quixada).
A disposizione: Mihaylov, Slavov, Jordanov, Coralic, Dimitrov, Dimov, Anev, Bakalov, Antonov.
Allenatore: Ivaylo

Arbitro: sig. Bellotti di Verona
Assistenti: sigg. Toniato e Fassina

Angoli: 5-2
Ammonito: al 41' pt Paletta, al 42' st Coppola

Note: A fine primo tempo il Vice Presidente del Parma FC Diego Penocchio ed il Presidente del Ludogorets si sono scambiati le maglie in segno di amicizia tra le due società.

 

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