Mercato 'spuntato' ma il Parma fa paura lo stesso
Il direttore sportivo Daniele Faggiano ha operato stravolgendo la squadra e rivoltandola come un calzino: bocciate le scelte estive di un mercato 'biologico' infruttuoso, dentro gente di qualità, forza ed esperienza (portiere compreso). C'è tutto per andare in B
MERCATO BIOLOGICO - Bocciato in maniera completa il progetto tecnico precedente. Via Evacuo, presentato in pompa magna e mai messo in condizione di mostrare la sua vera forza (171 gol tra i professionisti e cinque campionati vinti, non male. Ma a Parma il progetto tecnico non era adatto a lui, a causa di errori di valutazione commessi in precedenza, non ha potuto esprimersi al meglio). Melandri giudicato troppo leggero e simile agli altri, Canini (mai stato il vero Canini, a prescindere da domenica), Guazzo (frenato da qualche scelta tecnica e non…) e Benassi. Dentro due difensori, due centrocampisti e due esterni più un portiere. Tanto per sconfessare la tesi ‘biologica’ di un mercato estivo che purtroppo ha badato a contenere le spese senza rinforzare la squadra. Perché poi il campo, indipendentemente dalle chiacchiere da bar, ha dimostrato questo: potenzialità inespresse che hanno portato ad un esonero massivo. Con Faggiano, gli interventi maggiori sono stati realizzati a centrocampo, un reparto di cui spesso si è detto mancasse di qualità. Corapi è stato per gran parte il migliore ma cantava e portava la croce da solo. Giorgino ha fatto cose egregie, anche da fuori ruolo, indiscutibile. Ecco allora quantità e fosforo con Munari e Scozzarella, giocatori di categoria superiore non solo perché ci giocavano (il primo in A e il secondo in B) ma perché lo hanno dimostrato nel corso della loro carriera. Gianni è ancora indietro di condizione, Scozza pensa già a 1000 all’ora. E pazienza se due mostri sacri come Corapi e Giorgino finiranno in panchina. Toccherà anche a loro tirare la carretta nell'ambito di certe gerarchie che non sono definite del tutto.