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Tutti pazzi per Kulusevski: ma Dejan resta al Parma (fino a giugno)

D'Aversa prima della partita con la Roma aveva alzato il muro: "Non voglio neanche pensare a cessioni importanti a gennaio"

Tutti pazzi per Dejan. Prevedibile, viste le ultime uscite sugli scudi di un ragazzo di 19 anni che – in campo – li neutralizza, li nasconde come fa con il pallone agli avversari, evidenziando invece una maturità tecnico-tattica unica, tipica dei veterani o comunque dei predestinati, che si riflette anche sulla gestione delle partite dal punto di vista caratteriale.

Al di là delle doti tecniche, riconosciutegli da tutti, evidenti, innegabili, quello che piace del ragazzo che ama il basket e la play station è proprio il carattere che mostra in campo. In una Serie A che si è alzata particolarmente di livello, lo svedese del Parma sta emergendo e – oltre a impennare il livello di una squadra che in pratica si fida di lui e come se un cliente pieno di soldi si fida del suo tesoriere – sta trascinando al Tardini un’orda di osservatori proveniente da ogni dove.

Domenica contro la Roma c’era Piero Ausilio, direttore sportivo di un’Inter che più di tutti sta mostrando interesse sul giocatore, destinato a un top club già a gennaio. Chiaramente i nerazzurri – pur essendosi mossi con decisione sul ragazzo – sanno che devono mettersi in fila perché dietro Dejan il prestigiatore ci sono i top club inglesi (il Manchester City che si era mosso per primo in estate ricevendo un secco ‘no’ dall’Atalanta che aveva rifiutato i 7 milioni di euro per il suo cartellino da cedere definitivamente), qualche sirena dalla Spagna (sponda Atletico) e l’interesse delle italiane. La Juventus – come al solito quando si parla di talenti – lavora sotto traccia ma fa sentire la sua pressione costante, mentre invece l’Inter è uscita quasi allo scoperto cercando di bruciare la concorrenza e di muoversi in anticipo piazzando passi concreti.

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Il rapporto con il suo entourage è buono, i contatti frequenti, l’apprezzamento del giocatore c’è ma bisogna fare i conti con l’Atalanta che, fino a giugno, ha promesso al Parma di godere delle sue impressionanti doti tecniche. A dispetto di tutte queste voci di mercato che vedono il ragazzo al centro di una serie di intrecci di mercato, l’unica certezza – a oggi, a meno di un’offerta che non puoi rifiutare – è che Kulusevski rimarrà in crociato fino alla scadenza naturale del prestito secco (30 giugno).  Da parte sua e da parte dell’Atalanta non ci sarebbe nessuna intenzione di interrompere il percorso intrapreso, ne andrebbe della crescita del ragazzo che adesso ha trovato il suo habitat naturale e si sta muovendo con continuità e tanta convinzione. C’è anche da dire che le tante squadre che sono uscite allo scoperto, soprattutto dall’Inghilterra, non sarebbero quelle che vorrebbe il giocatore. Va da se che l’Atalanta – proprietaria del suo cartellino – ha fiutato una grande asta a giugno e a meno di colpi di scena clamorosi aspetterebbe la fine della stagione per prendere la decisione migliore. A questo punto, sapendo di dover perdere anche lei il talento di Kulusevski, mira a leccarsi le ferite con la pioggia di milioni pronta a cadere sulla testa della Dea.

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