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Parma, da Rossi a Toni Calvo: dieci anni di mercato di riparazione

Top e flop di un mese di trattative pericolose

Il mercato di riparazione è sempre pericoloso. Una roba del genere la disse Daniele Faggiano nel giorno della sua presentazione ufficiale. Andare a toccare una squadra che adesso funziona bene è rischioso, sia con dei movimenti in entrata che in uscita. Contando gli ‘esuberi’, che il Parma deve smaltire per forza, i qualcuno uscirà inevitabilmente. Ma quelli che entreranno dovranno essere dei giocatori motivati e importanti, che sappiano dare un’impronta subito a una squadra che vuole vincere il campionato e che si è riscoperta forte dopo l’avvento di mister D’Aversa che ha messo al posto giusto i tasselli giusti. Che si è adattato e che adesso chiede, per esprimere il suo calcio, tre o quattro rinforzi. Con delle caratteristiche importanti e funzionali al suo gioco. Non è sempre facile fare questo tipo di operazioni, perché il tempo a disposizione è poco e la pressione tanta. Per questo, il ds Faggiano e i suoi dovranno fare un lavoro di ricerca e selezione tale da poter portare al Parma un valore aggiunto subito. Che non sia facile il mercato di riparazione lo dice la storia. Tutte le squadre, dalla A alla D,hanno avuto dei problemi con le trattative invernali. Anche il Parma. Ripercorriamo la storia degli ultimi dieci anni di campagna acquisti.

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