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Parma 1913 | Il mercato di Minotti: "Non vogliamo toccare qualcosa che sta funzionando al top"

Lorenzo Minotti si muove lento nella selva del mercato. Il direttore sportivo del Parma Calcio 1913, accompagnato dal braccio armato dell'area tecnica, Andrea Galassi, sta cercando un esterno e una punta per accontentare Apolloni

Dal nostro inviato
Guglielmo Trupo

COLLECCHIO - Lorenzo Minotti si muove lento nella selva del mercato. Il direttore sportivo del Parma Calcio 1913, accompagnato dal braccio armato dell'area tecnica, Andrea Galassi, sta cercando un esterno e una punta, per accontentare Apolloni che l'ha espressamente chiesta perché teme che i vari acciaccati non siano in grando di supportare tutto il girone di ritorno. 

“Il mio bilancio del girone d’andata? È indubbiamente positivo. Siamo soddisfatti all’ennesima potenza perchè credo che nessuno poteva immaginare un’avventura che fino a questo momento sia stata quasi perfetta. I risultati ci sono, ma soprattutto la cosa che regala più soddisfazione è quello che siamo riusciti a creare a livello di clima, di empatia, e soprattutto quello che sta nascendo. C’è un gruppo che si è amalgamato bene, stanno crescendo dei giovani importanti, abbiamo creato un’ossatura di giocatori di un certo livello, e direi che tutto sommato sta funzionando tutto a meraviglia. Scherzando nei miei auguri che ho mandato ai ragazzi ho scritto che li ringrazio perchè mi stanno facendo vivere un sogno, vorrei non svegliarmi da questo sogno, anche se ovviamente credo che non sia un caso, ma è il frutto del lavoro e di una combinazione di tante situazioni che si sono incastrate alla perfezione. Proprio per questo credo che sia importante ringraziare tutte le persone che lavorano dietro le quinte, dallo staff medico al magazziniere, a chi ci cura la comunicazione e ai giardinieri: ricordo benissimo com’erano i campi quando ci hanno dato le chiavi del centro, con il manto erboso spelacchiato e pieno di buchi, mentre ora credo che abbiamo ridato vita a questo posto meraviglioso che per noi è fondamentale. Ringraziamo ovviamente anche la società che ci ha permesso di lavorare nelle condizioni migliori, se pensiamo che siamo nei dilettanti, e potete constatare ogni giorno che il livello professionale è molto alto”.

“Il mercato? A livello di operazioni importanti che possano cambiare il senso di questa squadra non riteniamo che debbano essere fatte. Siamo super soddisfatti di quello che sta facendo la squadra, e non vogliamo toccare qualcosa che sta funzionando al top. È normale che siamo vigili perchè soprattutto nell’ultimo periodo si è accanita una serie di infortuni tutti in un reparto, e quando tu sei costretto a giocare con la Sammaurese senza quattro attaccanti devi essere pronto a capire cosa sta succedendo, soprattutto per un campionato che si deciderà nei prossimi due mesi, perchè tra gennaio e febbraio giocheremo dieci partite, con gli scontri diretti contro Forlì ed AltoVicentino, quindi guazzo-pre-rovigodobbiamo essere subito pronti. Allo stesso tempo siamo consapevoli che l’infortunio di Musetti dovrebbe essere superato, Baraye si era fermato solo per precauzione, ed il problema di Guazzo nel giro di 15 giorni dovrebbe essere superato. Longobardi, conoscendo l’indole del personaggio, ci sorprenderà e probabilmente lo vedremo prima di quello che avevamo preventivato. Per questo non riteniamo di dover fare grossi stravolgimenti. Poi si sa, il mercato dura un mese, gli scenari cambiano continuamente e Parma ha un appeal importante e molte situazioni ci vengono offerte. Noi valuteremo tutto, considerando sia il contingente sia una visione futura. Se ci saranno delle possibilità le valuteremo, ma non abbiamo la necessità di essere attivi sul mercato. Traykov era già destinato al prestito al Foligno, per andare a giocare. Poi c’è stato questo problema muscolare, ora è guarito completamente ed oggi ha fatto l’ultimo esame di controllo. Con lui abbiamo usato un escamotage, l’abbiamo messo in lista di svincolo, per cui lui è ancora trasferibile. Nel caso non trovassimo una collocazione rientrerà a Parma, perchè lo aspettiamo e vogliamo vederlo crescere. L’unica novità di questo periodo è la situazione di Ciotti, che ci ha chiesto di essere ceduto. Ha espresso la voglia di andarsi a misurare altrove, e la cosa ci ha contrariato inizialmente perchè un mese fa avevamo esposto la situazione sia a lui che a Cotticelli, spiegando che piuttosto di fare il quarto portiere era meglio andare a giocare, e Cotticelli ha trovato l’opportunità di andare a Correggio. Per noi eravamo a posto, ma piuttosto di tenere qui qualcuno che da noi stava mal volentieri analizzeremo questa situazione. Adesso lui ha qualcosa di concreto con il Fondi, ci ha chiesto il nulla osta ed è andato ad allenarsi per una settimana lì, noi intanto ci stiamo guardando intorno, e faremo qualcosa. Se non dovesse superare il provino e dovesse tornare non so se terremo in squadra qualcuno con quella motivazione, quindi si assumerà la responsabilità di questa richiesta che ci ha fatto. Noi gli abbiamo fatto capire che un problema non lo risolvi se scappi dallo stesso, qui non c’è una gerarchia stabilita e l’esempio lampante è Simonetti, che non ha giocato nemmeno un minuto fino ad un mese fa. Anche lui aveva espresso un po’ di malcontento, ma la differenza la fa la motivazione ed il saper cogliere le occasioni. Lui e Ciotti sono i due opposti che spiegano l’atteggiamento che si deve tenere per far parte di questo gruppo”.

“Noi dobbiamo guardare al concreto, dobbiamo pensare a questo campionato e a vincerlo. Siamo solo a metà, quindi non possiamo permetterci il lusso di distrarci o fare altri ragionamenti. Se una società ha determinati programmi ed ambizioni è normale poi che chi è deputato a certi ruoli deve cominciare ad analizzare il futuro, che non vuol dire altro che andare a vedere partite della Primavera, di Lega Pro e di Serie B. Questo è il nostro mestiere, e su questo restiamo vigili, perchè ogni settimana andiamo sui campi. Io lo faccio anche per Sky, ma Galassi si muove, abbiamo un paio di collaboratori che lavorano tutta la settimana su video, quindi conosciamo il mercato. Se succederà qualcosa è difficile dirlo, perchè non lo so, ma ovviamente se dovessimo fare qualcosa lo faremo sia pensando al risultato che vogliamo ottenere subito, sia pensando ad un discorso di prospettiva. L’equilibrio del gruppo però è fondamentale. Se proprio vogliamo aggiungere qualcosa, l’unica pedina che è stata tolta a questa rosa è Vignali, e se ci fosse un’opportunità potremmo aggiungere qualcosa. Se noi riteniamo che ci sia un giocatore che ci viene offerto, che ha la motivazione giusta e che potrebbe dare ancora un’arma in più all’allenatore per cui servono delle caratteristiche, ci potremmo muovere sia che sia un Under o che sia un Over. Questa potrebbe essere un’opzione, ma non è impellente”.

“Succi? Sono solo voci, non so chi le abbia messe in giro… Le ho lette anch’io. Mentre posso dire che Moncini l’avevamo sondato, ed una chiacchiera con procuratore e società l’avevamo fatta, ma per Succi non c’è niente. Abita a Forlì, sta bene a Cesena e non ha nemmeno accettato la Lega Pro, ha giocato poco ma è un leader dello spogliatoio”.

“I giocatori che mi hanno stupito di più? Direi che il livello di questo girone credo che sia davvero tosto, c’è qualità di organici e di singoli. Di giocatori ce ne sono tanti, rischierei di dimenticarne qualcuno, ma Turchetta del Forlì è un giocatore che conoscevo bene, e che qualche anno fa si pensava potesse fare il salto in B, ed un giocatore che può fare la differenza. Il tridente del Forlì, soprattutto Nocciolini, è molto importante. Tonelli del Romagna Centro ha grandissima qualità, l’Imolese davanti ha qualità, lo stesso Trinchieri che ci troveremo di fronte è un giocatore che potrebbe fare la Lega Pro senza problemi. Ce ne sono tante di individualità. Tra i giovani del Parma? Sono molto contento in generale, nel senso che ci abbiamo messo un po’ a selezionarli, eravamo preoccupati per le tempistiche, pensavamo di essere arrivati un po’ “lunghi”. I dubbi più grossi li avevamo sui portieri, non nascondo che pensavamo quasi di prendere un over come Pisseri. Poi ci siamo resi conto che se lo fanno tutti è perchè si hanno dei vantaggi, anche nelle sostituzioni. Quindi abbiamo deciso di cercare dei ’97, i più giovani, e non era scontato trovarne di questa qualità, come nel caso di Zommers e degli altri. La crescita poi c’è stata su tutti. Probabilmente di tutti questi Sereni è quello che ha espresso meno per il suo potenziale, ma vogliamo insistere su di lui perchè ha qualità di altissimo livello, e nemmeno lui è pienamente consapevole delle sue potenzialità”.

“La giornata che più mi ha emozionato? La prima domenica, quella ad Arzignano, credo che sia stata quella più importante. Era una partita difficile, e tra vincere e perdere la linea era sottile. Lì è emerso il cuore, il carattere di questa squadra di sacrificarsi e vincere. Quella domenica abbiamo dato un segnale forte, e quella domenica me la ricordo bene. Poi anche quella contro il Lentigione, da come me l’hanno descritta, credo che abbia incarnato quello che sta succedendo in questa stagione, con una squadra che nelle gare importanti non ha mai fallito, oltre alla partecipazione di una città intera che è stata contagiosa”.

“Credo che l’AltoVicentino sia come ampiezza di rosa la più competitiva. Il Forlì va a sprazzi, in alcuni momenti gioca benissimo, e da metà campo in su è micidiale. Poi soffre a livello di continuità, quindi metto leggermente avanti l’AltoVicentino, senza dimenticare però che il Forlì era stata preparata per la Lega Pro… Direi che sono le antagoniste che ci aspettavamo”.

“Un voto da 1 a 10 a Parma Calcio 1913? Direi 9, perchè si può sempre far meglio ma dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Non so come si percepisca da fuori, in molti danno per scontato che il Parma potesse essere così in alto, ma vi assicura che non era e non è così scontato. Dobbiamo essere contenti ma consapevoli che le ambizioni sono più grandi, questa è una tappa parziale ma di strada dobbiamo”.

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