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Tra mercato e futuro societario: la crescita del Parma

L'obiettivo di Faggiano è quello di regalare a D'Aversa un uomo per la mediana. Quello dei soci è di trovare un acquirente affidabile

Non solo Dejan Kulusevski: il mercato del Parma è attivo soprattutto in entrata, con il ds Daniele Faggiano impegnato a rinforzare la squadra, per volere del suo allenatore. D’Aversa gli ha chiesto espressamente un acquisto per reparto, salvo imprevisti. E questi sono all’ordine del giorno perché le prestazioni dei crociati sono sotto gli occhi di tutti. Prendete Simone Iacoponi, finito nei radar della Roma. Un esempio, che basta per evidenziare la crescita esponenziale che alcuni elementi hanno raggiunto sotto la gestione D’Aversa.

PIANO MERCATO - L’obiettivo di questo 2020 va letto in questa direzione ed è sicuramente duplice. Innalzare il livello della rosa ed evitare che si faccia un girone di ritorno simile a quello della scorsa annata. Obiettivi che vanno di pari passo, che sono conseguenza uno dell’altro dato che per portarli a termine servono rinforzi mirati e capaci di aumentare il tasso tecnico di una rosa spremuta – per forza di cose - da D’Aversa. Colpa di infortuni e stop inaspettati, di qualcuno che ha reso inevitabilmente meno rispetto alle aspettative. Le casse del Parma non traboccano di quattrini, il piano triennale messo a punto dalla proprietà ha previsto sì spese ingenti ma il club si è impegnato a lungo termine e a gennaio – anche per volere del direttore sportivo – non saranno previste spese folli, se non quelle necessarie per fornire il tecnico di un tassello ritenuto fondamentale. Un uomo di centrocampo che possa garantire qualità tecniche, fisiche e carismatiche. Per evitare un calo tale da mettere a repentaglio il grandissimo lavoro svolto in questa prima parte di stagione che non è ancora finita. Mancano due partite al giro di boa, quella proibitiva (visto il periodo d’oro che attraversa) con l’Atalanta e quella sulla carta (ma solo sulla carta) più semplice contro il Lecce, una diretta concorrente per quello che rimane l’obiettivo di fine anno.

SOCIETA' - La salvezza, malgrado il luccichio della classifica, è la meta designata a fine stagione dalla proprietà, impegnata nel frattempo a trovare un acquirente che possa garantire continuità al progetto. Va letta così l’accelerata di Pizzarotti e soci che hanno risolto la pratica con l’imprenditore cinese Lizhang in maniera sorprendente. Le parti – evidentemente per favorire la vendita della società – si sono infatti impegnate a non farsi più la guerra, a rispettare gli accordi e a proseguire seguendo la linea del bene comune. Anzi, l’altra grande manovra del club di lasciare a Parma Partecipazioni Calcistiche l’1% delle quote societarie, va interpretata per facilitare un’eventuale affare di compravendita che continua in silenzio. Sulla scrivania dei sette soci sarebbero arrivate un bel po’ di proposte che gli advisor incaricati starebbero vagliando: a caccia di quella giusta, affidabile, capace di garantire un prosieguo lineare a una società che fino a qui è solo da elogiare, non solo per gli obiettivi sportivi raggiunti ma anche per quello che si è fatto fuori dal campo. La crescita infatti è sotto gli occhi di tutti, tangibile e ben impressa nei libri di un pallone che applaude il Parma e se lo gode, ritornato definitivamente ai livelli di un tempo grazie agli imprenditori che rilevarono la società ormai quattro anni fa e che oggi l’hanno portata nel calcio che conta, arricchendo il valore intrinseco della rosa, portando migliorie alle strutture e sotto tutti i punti di vista. Dal marketing alla comunicazione: la crescita del Parma via social è testimoniata dai numeri. E dai trofei: ultimo la Twitter Challenge Serie A, campionato social ideato da Social Media Soccer. Un torneo virtuale che si gioca a colpi di interazioni e ER su Twitter e si ispira al calendario ufficiale della Serie A.

MISTER X - Scelte che fanno del Parma una società sana e appetibile, non solo per i futuri acquirenti, ma anche per i giocatori consapevoli del fatto che venire a Parma non significa più (o solo) essere di passaggio, ma giocarsi possibilità anche per quanto riguarda il raggiungimento di obiettivi personali. Il riscatto di Gervinho è sotto gli occhi di tutti, così come quello di Kucka. Campioni messi ai margini del pallone per scelta e rifioriti nel Ducato. A proposito di Kucka: Faggiano nell’ultima riunione a Collecchio, davanti ai soci e alla dirigenza, ha messo a punto la strategia per confezionare un altro regalo stile tank da consegnare al suo tecnico. Un centrocampista che possa far pendere la bilancia dalla parte gialloblù. Dinamico, fisico, con idee in testa a tal punto che la squadra possa seguirlo e fidarsi di lui, capace di innalzare il peso specifico della tecnica e della forza, del carisma e della personalità. Uno a cui il pallone non scotta quando ce l’ha tra i piedi, tanto per intenderci. Tutto fa pensare a Jasmin Kurtic. 

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