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Parma | Ecco chi è Giuliano Pesce, collaboratore "segreto" di Leonardi

Ma chi è Giuliano Pesce? Ex direttore sportivo della Ternana, entra a far parte del mondo Parma come consulente di mercato sfruttando l'amicizia che lo lega a Pietro Leonardi, risalente ai tempi in cui l'ex Ad del Parma si trovava a Reggio Emilia...

Si allarga così l'operazione Dirty Soccer, nata dalle indagini della Dda di Catanzaro. Tra i cinque nuovi indagati dell'inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile con lo Sco di Roma, ci sono anche il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, ed il presidente del Teramo Luciano Campitelli (59). Giuliano Pesce, in particolare, avrebbe offerto la somma di 30 mila euro al ds del Savona Marco Barghigiani che l’avrebbe accettata con l’impegno di farsi da tramite con altri calciatori della sua società per aggiustare la gara in favore del Teramo. Ma chi è Giuliano Pesce? Ex direttore sportivo della Ternana, entra a far parte del mondo Parma come consulente di mercato sfruttando l’amicizia che lo lega a Pietro Leonardi, risalente ai tempi in cui l’ex Ad del Parma si trovava a Reggio Emilia, per ricoprire la posizione di Dg della Reggiana (2004).

Esperto di calcio “minore”, sbarca a Parma nel 2013, e più volte, in interviste concesse ai media specializzati di mercato, confida di essere il braccio destro di Pietro Leonardi che, subito, in poco tempo, gli affida la gestione del satellite Gubbio. L’accordo di affiliazione con alcune società di Lega Pro, vedi Gubbio, diventa un modo per coltivare talenti tenendoli sotto controllo senza lasciarli disperdere. «Molti – dice Pesce a “il giornale dell’Umbria”  sono già sotto contratto e verranno semplicemente girati in prestito. Altri non sono ancora di proprietà del Parma ma non appena lo diventeranno verranno ugualmente dirottati in club dove potranno crescere e dimostrare il proprio valore. Il concetto è semplice: mettere assieme tanti elementi in un unico gruppo dà più possibilità di seguirne il percorso professionale. In passato capitava di dividere i capitali su più fronti ma di non riscontrare mai dei risultati apprezzabili. Questa nuova formula dovrebbe garantire ben altri frutti».

Altro che frutti, la storia di quello che è successo dopo è nota a tutti, e se oggi il Parma è in queste condizioni è anche e soprattutto colpa di una strategia discutibile che ha appesantito le manovre finanziarie di una società che 40-50 milioni di stipendi a più di 200 tesserati, proprio non se li sarebbe potuti permettere. Giuliano Pesce, che aveva il compito di “smistare” i presunti gioielli da lui consigliati a Leonardi a tante società minori, come Gubbio appunto, Savona e Vigor Lamezia, finite poi nel calderone del calcio scommesse. Un figlioccio segreto di don Pietro? Per ora è nel registro degli idagati nell’operazione Dirty Soccer che, anche ai tempi del Parma, pare abbia avuto dei problemi con la legge per aver promesso a molti ragazzi che, un giorno, sarebbero arrivati a vestire crociato.

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