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Domenica, 10 Dicembre 2023
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Quattordici giorni di fuoco: il Parma comincia il suo tour de force

Salvo altri ribaltoni, ci sarà il recupero con la Spal, poi la gara con il Genoa e la partita con il Torino, fino al ritorno con l'Inter

Resta solamente da calendarizzare il recupero di Inter-Samp, con buona pace di Steven Zhang che ha tuonato senza causare nessun effetto, a quanto pare. Non è servito lo sfogo del presidente dell’Inter che dal suo profilo Instagram ha utilizzato epiteti poco coloriti attribuiti alla figura del presidente di Lega Dal Pino (‘Vergognati, pagliaccio. Giochi con il calendario, devi prenderti le tue responsabilità’ ndc). Lo stesso Dal Pino che ha pensato a un certo punto di rassegnare le sue dimissioni, a soli due mesi dalle elezioni. In questi giorni convulsi, nei quali più che Lega Calcio è sembrata Lega Caos, il Parma ha continuato a lavorare in attesa di conoscere il suo avversario. La bozza di calendario nata dal consiglio straordinario di Lega non è che un gioco di incastro servito a riempire i pochissimi giorni liberi tra un evento sportivo e l’altro, nei quali si deve tenere conto dell’emergenza più importante che minaccia la salute di tutto il Paese.

I decreti ministeriali vanno rispettati e sono diversi da regione a regione, per questo tutto quello che viene detto potrebbe essere ribaltato facilmente nel giro di pochissime ore. Detto di Juventus-Inter, calendarizzata per lunedì 9 marzo alle 20:45, il Parma può preparare la partita con la Spal, gara valida per la ventiseiesima giornata che sarà disputata lunedì alle 18:30 in teoria a porte aperte, dato che il decreto del Governo sulle misure da adottare per contenere l’epidemia da coronavirus scadrà l’8 marzo. In attesa dell'ufficialità, chiaramente. La decisione più logica sarà formalizzata nelle prossime ore, a meno di clamorosi dietro-front.

A questo punto l’Assemblea straordinaria convocata per mercoledì 4 marzo (domani ndc) a Roma potrebbe saltare, cercando di ricostruire tutto con più calma lunedì a Milano. L’intento è doppio: far sbollire gli animi degli scontenti (l’Inter, che più delle altre subisce questa serie di incontri ravvicinati e non ha ancora in tasca la data del recupero della sfida con la Samp; si gioca la stagione nell’incertezza) e cercare di far riaffiorare calma e razionalità perché alla base – oltre al turno da recuperare – ci sarebbe pure da prendere la decisione molto più complessa su come proseguire il torneo garantendone credibilità e regolarità.

Considerato che la situazione dal punto di vista sanitario rimane quanto meno incerta, si ha la necessita di varare – nel caso in cui i divieti regionali ai quali bisogna ottemperare per il bene di tutti a tutela della salute del Paese – un piano che possa portare il campionato verso la fine. Le ipotesi sono tre: giocare alcune gare a porte chiuse, con buona pace dell’immagine del Paese e dello Sport che ne uscirebbe comunque deturpata, visti i duelli rusticani ai quali abbiamo assistito oltre alle indecisioni clamorose; tutti a porte chiuse, infischiandosene dello spettacolo e della vendibilità del prodotto, a tutela esclusivamente della salute del Paese; optare per sedi itineranti, soluzione di difficile attuazione.

In attesa di queste decisioni, che saranno prese presumibilmente lunedì a Milano in via Rosellini, il Parma e D’Aversa continuano a lavorare nel chiuso del centro sportivo di Collecchio: per la gara con la Spal non ci sarà presumibilmente Hernani, il brasiliano si è procurato una lesione di primo grado al quadricipite sinistro. La pausa paradossalmente gli fa bene, ma restituisce a D’Aversa un gruppo di ragazzi che per forza di cose ha staccato la spina e dovrà riattaccarla in fretta per continuare a stupire. In quattordici giorni il Parma dovrà affrontare quattro partite, due in casa contro Spal e Inter, due in trasferta contro Torino e Genoa. Un ciclo di fuoco che si apre lunedì 9 e si chiuse domenica 22 alle 20:45. Quattordici giorni per capire in che direzione andrà il campionato del Parma.

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