Manita Parma, che schiaffo al Catanzaro: cinque gol e tanto spettacolo
Apre Man, poi doppietta di Benek, gol di Partipilo e chiusura di Čolak. Calabresi annientati e grande prova di forza per la squadra di Pecchia
Cinque partite, undici gol fatti, uno subito per tredici punti in tasca su quindici disponibili. La marcia del Parma riprende ed è inarrestabile. La squadra di Pecchia è uno schiacciasassi, si sbarazza del Catanzaro, autentica sorpresa di questo inizio di campionato, annientandolo in una quarantina di minuti. Frutto di un primo tempo al limite della perfezione. Attenta in fase difensiva, cinica in ripartenza: una squadra che ha cambiato pochissimo nel corso della finestra estiva e che sottolinea una grande crescita a livello mentale, dimostrandosi di gran lunga più consapevole rispetto a una stagione fa. Un messaggio chiaro al campionato. Il 5-0 vale il primato solitario in classifica. I crociati non infilavano una cinquina dalla stagione 2019-2020: cinque gol al Genoa, al Tardini. Altri tempi, altri traguardi. In trasferta, la manita mancava dalla stagione 2016/2017: 5 gol al Forlì. L’ultimo 5-0 risale invece al campionato di Serie D, stagione 2015/2016. Cinque gol alla Fortis Juventus sia all’andata che al ritorno. L’andata si è giocata otto anni e un giorno fa. Con la quarta vittoria in cinque partite, la squadra di Pecchia ribadisce in maniera convinta la sua candidatura alla vittoria finale di un campionato che impone sempre di stare sul pezzo. Ma questo Parma è quadrato, i suoi giovani sono cresciuti e adesso possono fare la differenza.
Pecchia lascia in panchina Osorio, appesantito dai viaggi internazionali con il suo Venezuela, rilancia Delprato centrale e lo affianca a Circati. Il pacchetto è stato modificato grazie al rientro dalla squalifica di Coulibaly, altro giocatore dalla crescita impressionante, impiegato come terzino destro. A sinistra Zagaritis, solo panchina per Di Chiara che può continuare senza fretta il suo randagio prima di raggiungere un livello accettabile. A centrocampo, vicino all’insostituibile Estevez, gioca Bernabé con licenza di imbastire ripartenze e cucire il gioco. Man ha smaltito il problema fisico, lavorando sodo durante la pausa. Si vedrà nel corso della partita. Il romeno strappa una maglia da titolare dalle mani di Partipilo: scelta che si rivelerà felice. Benek, che si è già riposato in Polonia, ritrova la sua zolla preferita dalla quale puntare dritto verso la porta. Davanti gioca Bonny.
E’ uno scontro diretto per il primo posto, forse inaspettato, ma è quando dice la classifica al fischio d’inizio.Parma e Catanzaro hanno gli stessi punti, ma non certo la stessa forza. Il campo ci mette, infatti, un tempo per emettere il suo verdetto. In poco più di sette giri di lancette, la squadra di Pecchia accartoccia i buoni propositi dei padroni di casa, respingendo un inizio confortante del Catanzaro bravo a confezionare un paio di pericoli. Meno a mantenere il livello del suo inizio di partita. Il 4-4-2 ordinato, con due linee compatte di gioco, si sviluppa sugli esterni per convergere nel mezzo. Ma viene travolto dalle folate dei crociati, che tagliano a fette la squadra di Vivarini. Il Parma, dopo una partenza a rilento, ha bisogno di essere svegliato. Ci pensa Biasci all’8, quando ricorda ai ragazzi di Pecchia che la partita è cominciata. L’attaccante si fionda sulla palla di Vandeputte sul primo palo e, di prima intenzione, spara verso Chichizola. Fuori, con Circati che aveva tardato l’intervento nell’accorciare sull’attaccante. Sembrava la premessa per chissà quale assedio, ma alla lunga il Parma viene fuori con la tecnica dei suoi uomini. Bonny è il punto di riferimento, viene cercato e trovato davanti quando i suoi confezionano ripartenze. Al 18’ è suo l’assist per l’arrivo a rimorchio di Man che significa l’1-0. Al 25’, invece, si fa atterrare da Scognamillo in area per il rigore trasformato da Benedyczaz. Poche cose fatte come Pecchia comanda: attenzione, cinismo e precisione nella fase di transizione attiva. Il pressing accorto e la ricerca della verticalità bastano a mettere nei guai il Catanzaro che sparisce dal campo al 40’, quando Benek, ancora lui, arriva a rimorchio sulla palla da destra di Coulibaly e di prima intenzione firma il gol numero tredici del suo 2023. Parma perfetto nell’approfittare dei buchi che il Catanzaro lascia, stranamente.
Nella ripresa, per la gestione, dentro Partipilo ed Hernani per Man e Benedyczak, Sohm va a sinistra e il brasiliano agisce dietro Bonny. Il Catanzaro si affida a Brignola e Donnarumma per cercare di mettere in piedi una partita cominciata malissimo. E finita peggio: oltre al quarto gol del neo entrato Partipilo (due minuti dopo l’ingresso in campo), la squadra di Vivarini perde in corso d’opera anche Šitum atterrato da Zararitis. C’è il tempo di vedere all’opera anche Di Chiara: rodaggio di una decina di minuti, come da programma. Fa in tempo a confezionare l’assist per la cinquina. Una manita che serve ad accarezzare il campionato e a ribadire con forza che il Parma è la squadra da battere.