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L'AVVERSARIO | Ecco la Clodiense, squadra senza... tifosi ma con Simunac e tanti Boscolo

A Chioggia, dopo la fusione tra Sottomarina Lido e Chioggia Sottomarino, cinque anni fa, molti esponenti del tifo organizzato e non hanno fatto la scelta drastica di non seguire più i loro beniamini al Balarin, impianto suggestivo in riva alla Laguna

A Chioggia soffia già un po' di Bora, destinata a intensificarsi con il passare del tempo. Forse il Parma troverà anche un avversario in più nel suo cammino, in uno stadio tanto suggestivo perché posizionato in riva alla laguna, quanto lasciato al suo destino da un amministrazione comunale che solo tre settimane fa ha provveduto alla semina e alla rizzollatura del terreno di gioco, dopo le promesse fatte un anno e mezzo fa per risistemare un impianto che all'occhio da sensazioni positive, ma che se visto bene è assai fastiscente come struttura. Il calcio nella vecchia Clodio è importante, malgrado non sia alla ribalta. Cinque anni fa, con la fusione tra Chioggia Sottomarina, che militava in D e Sottomarina Lido, squadra d'Eccellenza, nasceva la Clodiense, chiamata così per omaggiare il vecchio nome di Chioggia, (che ha origine remota e si lega ai personaggi dell'Eneide, quando con Enea partirono anche Antenore, Aquilio e Clodio che, a metà del viaggio, si separarono dal loro concittadino per dirigersi verso la laguna veneta fondando rispettivamente Padova, Aquileia e Clodid. A prova di questa mitica fondazione vi è il simbolo della città, un leone rampante rosso su argento, scelto da Clodio stesso in ricordo della sua città natale, ed il nome della città stessa).

PROTESTE E FUSIONI -  E' di fatto il secondo tentativo di fusione, mentre il primo andava in onda nel '71, quando la Clodia Sottomarina divenne Unione Clodia Sottomarina. Quattro anni di C, maglia granata che si è tramandata, grazie al legame tra la città e Aldo e Dino Balarin, giocatori nativi di Chioggia militanti nel grande Torino. La maglia è rimasta granata, proprio in onore del Torino, per concessiond del sindaco di Chioggia Sottomarina, che ha preso in mano la situazione e ha fondato la Clodiense dopo aver messo insieme le due compagini di cui sopra. E i tifosi non l'hanno presa benissimo, dato che hanno scelto di non seguire la squadra, reiterando ormai la protesta portata avanti tutt'ora. Uno stadio quasi sempre vuoto perché 3600 posti sono troppi per una citta che ha 50.000 abitanti che non ha preso bene il sodalizio tra Chioggia Sottomarina e Sottomarina Lido. Le due tribune sono state dichiarate inagibili, in un impianto abbandonato e poco curato.

STELLE E... BOSCOLO - Curato invece sembra essere il settore giovanile, che conta circa 400 ragazzi, molti dei quali provenienti dal Venezia. Qualcuno dall'Udinese, squadra con la quale c'era una collaborazione lo scorso anno, quando la CLodiense arrivò settima a fronte di un buon campionato. Troppi cambiamenti per a squadra di Ivano Boscolo Bielo, che quest'anno è partita male e si trova ultima, con la speranza di salvarsi in un girone difficilissimo. Caraccio e Simunac sono le stelle, uno viene dal Potenza ed è italo-argentino, l'altro dalla B svizzer (Locarno) già allievo della Juventus. Lui ha segnato contro il Forlì. Non ci sarà Botticino, centrocampista fermato per tre turni, nè Bonaldo, né Manetti. Ci saranno tre ragazzi della Juniores che faranno "numero" e molti Boscolo. Diffusissimo il cognome a Sottomarina, che si fa doppio per evitare casi di omonimia con il soprannome. Boscolo Bielo, Boscolo Berto, Boscolo Gioachina

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