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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Colombi ci crede: "Playoff? E' giusto provarci fino alla fine"

Il portiere: "Krause? A Parma ho trovato le condizioni ideali per fare calcio. Io è il terzo anno che sono qui, la società ci mette tutto a disposizione. C’è un centro sportivo all’avanguardia"

Il portiere crociato, Simone Colombi, ha rilasciato un'intervista durante la trasmissione “Speciale Serie B” trasmessa da SportItalia. “La nostra classifica ad oggi parla chiaro. Siamo in una posizione di mezzo ma con l’obiettivo di scalare posizioni e provare a entrare nei playoff. Abbiamo avuto tante difficoltà, però ora siamo qua e la squadra sta ingranando. Perché, al di là di qualche risultato un po’ così nelle ultime settimane, è un paio di mesi che stiamo facendo a livello di prestazioni. E prima o poi i risultati arriveranno. Noi siamo distanti dai playoff, però è giusto credere in un obiettivo e provarci fino alla fine. A gennaio sono arrivati calciatori forti, anche di categorie superiori, che ci hanno già dato dato una mano e un’altra ce la daranno da qui alle partite a venire. Alcuni sono stati sfortunatissimi, come Cassata. Che ha giocato una partita, si è fatto male ma sta rientrando e sicuramente in mezzo al campo ti può dare una grossa mano. Abbiamo le potenzialità per provare a scalare la classifica, dobbiamo credere in un obiettivo fino a che c’è la possibilità di farlo”.

Stiamo costruendo una squadra vera, i tanti giovani arrivati questa estate stanno crescendo e poi è il campo che parla. Oggi ha esordito Circati, un difensore del 2003, mercoledì è toccato anche a Turk, un altro 2003, e Bonny che è sempre un giovanissimo. Sono tutti ragazzi che si allenano con noi dall’inizio dell’anno e, adesso, ci stanno dando una grande mano perché c’è bisogno”.

“Il presidente Krause? A Parma ho trovato le condizioni ideali per fare calcio. Io è il terzo anno che sono qui, la società ci mette tutto a disposizione. C’è un centro sportivo all’avanguardia, abbiamo uno stadio che già ora è bello e l’idea del presidente è di migliorarlo ancora di più. Una tifoseria che ci ha sempre supportato, nonostante l’anno scorso abbiamo fatto un campionato non all’altezza e quest’anno ci sono sempre vicini. E lo stesso presidente ha un entusiasmo incredibile, ci è sempre vicino. Sia quando qui è a Parma e sia dall’America anche con videochiamate, comunque ci ha fatto sentire la società vicina. Questo è importante per noi, quindi cerchiamo il prima possibile di regalargli qualche gioia perché se la merita”.

“A Pisa contro di loro è dura, ma ho visto un bel Parma, compatto, solido, e, al di là del risultato, credo che abbiamo fatto la miglior partita della stagione come compattezza di squadra. Tutino? E’ un grande giocatore, sono contento per lui perché è tornato a fare gol dopo un periodo difficile dove ha giocato un pochino di meno. Però davanti sono in tanti e tanti bravi”.

“Ho fatto una scelta questa estate, in accordo con la società. Sono molto contento di questo perché sto vivendo un’annata particolare. Il minutaggio un po’ mi manca, ma avere davanti un totem come Buffon è una cosa bella e costruttiva, e non solo in campo. Sono rimasto per questo, non capita tutti i giorni di viverlo. Un conto è vederlo la domenica in tivù, un conto è viverlo tutti i giorni”.

“Problemi fisici? L’ultimo minuto del primo tempo con la Ternana, in uno scatto, ho sentito il flessore che ha fatto crac. Però ho voluto continuare e sono andato avanti, perché volevamo dare una mano alla squadra. Facevo fatica a camminare già nell’intervallo. Peccato, abbiamo perso e il responso della risonanza non è stato positivo. Ma voglio bruciare le tappe e l’obiettivo è quello di mettersi sotto a lavorare e rientrare prima della fine del campionato”.

Infortuni? Sono a Parma da 3 anni e purtroppo è una costante. Si è fatto male anche Tutino contro la Spal, mi auguro che non sia niente di che”.

“Il compagno di squadra che mi ha sorpreso, a parte Buffon e Vazquez, dico Benedyczak, un ragazzo che personalmente non conoscevo ma è giovane e sin dal primo giorno si è messo a lavorare con umiltà e cattiveria, quella che un attaccante deve avere. Ha fatto un bel gol contro la Spal, ma è tutto l’anno che segna. Anche Bernabé è un ragazzo d’oro che si mette a disposizione e ha grande voglia di imparare”.

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