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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Parma, Ferrari: "L'esonero? Non vedevamo possibilità di vincere"

"Tutti i soci di nuovo inizio e il consiglio di PPC hanno deciso che cambiare a livello di dirigenza tecnica ci potrebbe far migliorare"

"Non abbiamo visto la possibilità di vincere, per questo abbiamo deciso di cambiare". Il vicepresidente Marco Ferrari sintetizza in maniera perfetta il pensiero dei soci, che all'unanimità hanno deciso che sterzare sarebbe stata la cosa giusta da fare. Adesso e in questo momento preciso. "In questi mesi ci hanno spiegato che quello che avevamo di fronte era un lavoro di staff e nel momento in cui abbiamo deciso il cambio, in nome della coerenza, abbiamo deciso di cambiare tutto. Inizialmente - spiega il vicepresidente - abbiamo comunicato a Scala la decisione, Nevio non ha condiviso la decisione e con un'enorme coerenza ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Vorrei ringraziarlo di cuore e con lui, Lorenzo, Andrea e Gigi, al di là delle amarezze comprensibili sono persone che si sono messe a disposizione per il Parma e sono stati fondamentali con la loro passione e la loro onestà verso l'impegno del primo passo di questa rinascita. Sono persone che nessun tifoso del Parma potrà mai smettere di ringraziare abbastanza. In alcuni casi la vita ti porta a dover assumere delle decisioni. Gigi Apolloni è stato un tecnico contraddistinto dal forte senso di appartenenza. Mai il Parma ne aveva avuto uno così. Come seconda considerazione, per la proprietà sarebbe stato più facile e comodo rimanere in disparte, avevamo delegato e probabilmente sarebe stato forse più elegante, più compassato aspettare la fine della stagione. Tutti i proprietari, ai loro diversi livelli, si erano convinti che la stagione avesse preso un inizio negativo e rimanere in disparte non sarebbe stato corretto verso noi stessi e verso i tifosi che fanno dei sacrifici per questa squadra. Il calcio è uno sport, vincere non è scontato, ma provare a vincere e provare a competere è un dovere per chi ha deciso di imbarcarsi in questa avventura. Abbiamo ritenuto che fosse la cosa più giusta da fare, per l'interesse del Parma che deve essere messo sempre davanti a tutto. La squadra è stata affidata a Stefano Morrone in una giornata molto triste come quella di ieri ha rappresentato l'unico sprazzo di luce, si è messo a studiare l'Ancona sapendo che è una partita importante. Ci aspettiamo tanto da Stefano e dai giocatori, ci aspettiamo di più da loro rispetto a quello che abbiamo visto in questi mesi. Con calma e con tutto il tempo necessario prenderemo delle decisioni sull'area tecnica, delle decisioni a livello dirigenziale, ci sarà un'assemblea per eleggere un nuovo presidente".

LEGA PRO PEGGIOR CAMPIONATO - La conferenza del Vicepresidente ha toccato molti punti. "Il calcio in serie D e in Serie C non è sostenibile se intendiamo avere costi uguale ricavi. Se si intende come calcio pulito, che dal punto di vista economico è descritto in un certo modo, di comportamenti corretti e fuori, è assolutamente ancora in piedi. Non sono criteri né concetti che nessuno ha in monopolio. L'obiettivo di questa proprietà è valutare oltre il risultato di una partita, ma non può prescindere completamente dai risultati e non intendo mere vittorie, ma percorsi tecnici come dicevo prima. Questo è il peggior campionato possibile, per quanto noi riteniamo in nostro dovere fare quest'anno abbiamo messo in conto anche la possibilità di non farcela.  I nomi? Ne sono usciti, ne usciranno, non c'è fretta. Il calcio non ti dà tempo, ok, ma noi abbiamo bisogno di uomini d'esperienza. Morrone fino alla fine? Tutto può succedere. Il Parma è sostenuto da una proprietà che mette tutte le risosrse necessarie per questo e l'altro campionato. Direzione future di sostenibilità ci sono, la proprietà è consapevole di questo. Si è ritenuto necessario di fare ogni sforzo possibile per fare il melgio di questa stagione. Da una parte cerchiamo esperienza, che ci possa rassicurare, dall'altro persone che siano in sintonia con la strategia del Parma e al di là delle scelte che si fanno di campionato in campionato. Vogliamo che siano in grado di valorizzare i giovani. Non abbiamo parlato con i giocatori, ognuno ha il suo ruolo in una squadra di calcio. I giocatori devono fare l'unica cosa che gli è richiesta, dare il massimo in campo tutti i giorni e avere la testa solo al campo. Lo staff? Dipende dalla volontà delle persone, se decidono di farsi da parte perché fanno parte di un gruppo lo rispettiamo. Cerchiamo un responsabile dell'area tecnica e un allenatore, non deve essere né un pro né un contro. In questo momento abbiamo Luca Carra, amministratore delegato, che lavora a Collecchio e nella scelta dell'allenatore è coinvolta la società, è chiaro che piano piano andremo a ricostruire le figure necessarie. Non era in programma, ma questa ripartenza si è rivelata necessaria". 

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