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Donadoni si presenta: "Felice di essere qui, non vedo l'ora di cominciare"

Il neo tecnico è stato presentato nella sala stampa dello stadio Tardini è ha subito gli obiettivi: "Non penso sia una squadra da salvezza e basta, voglio costruire un percorso soddisfacente con la mia conoscenza"

Il vestito è quello delle grandi occasioni, la folla che lo attende pure. La sciarpa gialloblu gli cinge il collo, ad accompagnarlo, come sempre, il cuore pulsante di ogni trattativa, di mercato e non. Il Parma in realtà, ha un bel pezzo di Pietro Leonardi, oltre che di Ghirardi. Tocca a lui presentare alla stampa Roberto Donadoni da Cisano Bergamasco.

COLOMBA, MI DISPIACE - Subito un riferimento al passato, con la promessa che sia l'ultimo e la premessa doverosa di un ringraziamento a chi è stato, fino a ieri, l'allenatore del Parma."Dispiace in queste circostanze fare discorsi da dirigenti perchè abbiamo interrotto un rapporto bello, iniziandone un altro. Sarebbe più facile parlare del nuovo scenario e di quello che sarà, ma voglio mandare un grande ringraziamento a Colomba che è stata una persona importantissima per il Parma, soprattutto nell'anno precedente, fondamentale per la nostra salvezza. Non dobbiamo mai dimenticarlo, io per primo non lo farò. Dal punto di vista personale voglio salutarlo, ho avuto il piacere di frequentare una persona squisita con il quale ho avuto un contatto quotidiano. Vorrei mantenere un rapporto importante e fare in modo che questo non sia un saluto definitivo. C'è stato un problema a fine gara, un atto dettato dal nervosismo e dall'adrenalina della gara, manifestato al presidente. Rispetto Colomba come uomo e come allenatore per tutto quello che ha fatto nel Parma. Non era premeditato quest'atto, abbiamo interpretato questo come una debolezza che poteva ripercuotersi anche più avanti. Un dubbio determinato dal fatto che la squadra non lo seguisse più". Così cala il sipario su Colomba e si apre la scena, per il nuovo tecnico. Roberto Donadoni è emozionato, Leonardi, come un padre vigile, lo porta per mano e lo introduce a piccoli passi verso l'ambiente gialloblu. "Ora il Parma deve voltare pagina, lo deve fare in una maniera importante. Ci tengo a precisare che non ho fatto incontri con nessun tecnico. Ho avuto solo l'ospitalità di Donadoni e siamo stati insieme fino alle due di notte. Ho parlato solo con lui, al contrario di quanto si è letto in questi giorni". A sentire Leonardi quindi, niente Del Neri, niente sondaggi o incontri nascosti. La storia d'amore tra Donadoni e il Parma è dunque senza amanti o terzi incomodi, con la finalità di perseguire un fine importante. Da oggi lo chiameremo fine e non progetto, proprio come vuole Leonardi. Già, l'a.d. si dice stufo del millantato "progetto", lo dice stizzito e chiosa con un'apologia alla società e Ghirardi in primis. "Non parlerò più di progetto. Ho letto tanto a proposito, volevo ricordare che questa è una società che ha a capo una famiglia da cinque anni, famiglia che ha speso tantissimi soldi, 30 milioni solo nel Parma, senza contare i capitali investiti nell'azienda familiare. 43 milioni versati più 10 di investimenti, giocatori esclusi. Abbiamo chiuso il bilancio in attivo e da una produzione di debiti si è passati ad una produzione sportiva. Se non è progetto questo! Ci tengo a dire solo che si agisce per il bene della famiglia che ha investito, dei tifosi e della realtà Parma. Le scelte possono essere giuste o sbagliate, ma le facciamo in nome del Parma. E ora, con grande orgoglio vi presento l'allenatore del futuro, con il quale vogliamo instaurare un rapporto di prospettiva importante".

HO VOGLIA DI CAMPO - Ed eccolo Roberto Donadoni, capelli e barba brizzolati, faccia seria ma non tesissima. Il primo giorno di scuola emozionerebbe chiunque, ma il mister non si lascia ingannare più di tanto. Sa che intorno a lui si nutrono grandi aspettative e c'è tanta curiosità di vederlo all'opera, proprio come ne ha lui di mettersi e completare quest'opera. "Innanzitutto buongiorno a tutti. Credo che questa non è sia una squadra che abbia solo l'ambizione di salvarsi e basta. La classifica attuale è discreta ed è merito di Colomba che mi ha preceduto, persona che stimo. Questa è una squadra che deve guardare la classifica davanti, non dietro, mi piace pensare che i ragazzi lottino per raggiungere e magari superare le squadre che ci stanno davanti. Vogliamo costruire un percorso soddisfacente, per tutti. Ero alla ricerca di una società che mi lasciasse lavorare con degli obiettivi ben precisi. L'ho trovata e non vedo l'ora di mettere gli scarpini e conoscere i giocatori e una realtà appetita e appetibile da molti. Ho un atteggiamento positivo che mi ha contraddistinto anche da calciatore, cercherò di riproporlo". Un passo indietro pronto a ripercorrere la strada che lo ha portato fin nel Ducato. "Abbiamo avuto due giornate intense, in cui si sono fatti dei ragionamenti. Voglio rendermi conto del materiale umano, prima che tecnico. Devo conoscere i giocatori e voglio entrare in contatto con loro per avere idee precise e prendere le decisioni che riterremo opportune. Non mi sembra di poter parlare di tattica ma ho già delle idee".

UN MODULO, PIU' VARIANTI - Oggi dirigerà il suo primo allenamento a Collecchio, non è tempo di fare questioni tattiche, anche se il Siena è vicinissimo e lui qualcosa sta già pensando. "Ho cominciato a fare l'allenatore cercando di giocare in un modo ma poi ho dovuto cambiare. Dipende dai giocatori, ma propendo per il 4-3-3. Bisogna essere elastici e non fossilizzarsi su un solo sistema. Dobbiamo preoccuparci solo di noi e di nessun altro. Non adattarci agli avversari, anche se, cambiare a partita in corsa è solo cosa positiva. Voglio portare la mia conoscenza. So quello che sono e quello che posso dare, voglio trasmettere i miei ideali ai giocatori. Non è facile, quando si subentra a stagione in corso non lo è mai. Dico solo che non bisogna perdere tempo, domenica ci aspetta una gara delicata come tutte le altre. Dobbiamo tenere le energie per le partite, mi piace guardare avanti. presentazione_donadoni_2-2Tutto quello che è stato fatto in precedenza rimane lì. La squadra è all'altezza di certe sfide, conosco alcuni giocatori, Zaccardo, Palladino, Morrone, Lucarelli, ma questa è una squadra fatta di elementi sani, ragazzi che hanno voglia di fare bene e dimostrare, con stimoli giusti anche perchè hanno giocato poco. Mi potranno dare molto, mi aspetto molto. Il valore aggiunto di ogni squadra è l'umanità. Il cuore e la testa guidano le gambe. Il problema? Se si cambia l'allenatore vuol dire che qualche problema c'è stato, l'altalena di risultati c'è stata, innegabile, bisognerà lavorare su questi aspetti. Bisogna motivare e fare prendere coscienza delle qualità. Non penso che Colomba sia un allenatore rassegnato. Lo conosco e mi è piaciuto stare a contatto con lui. Ora dipende da me, devo consentire a tutti di poter esprimere al meglio i propri valori perchè valori ce ne sono in questa squadra. Ho visto il Parma in qualche partita, non sabato e non dal vivo. Ad esempio, contro l'Inter è una partite già di per sè difficile, se si aggiungono la sosta e l'avversario allora capisci. Bisogna mettersi alle spalle tutto e ricominciare da oggi. Ci vuole uno spirito nuovo, diverso da quello che i ragazzi hanno mostrato a San Siro".

TRA SINGOLI E MERCATO - Sicuro! Non ci voleva un mago per afferrare il concetto, infondo basta guardarsi i primi arrendevoli minuti della sfida di sabato sera per capire che bisogna cambiare e anche alla svelta. Potranno essere certi giocatori a dare lo slancio e a forzare la rotta verso una meta sicura. Cambiano gli scenari, soprattutto per Crespo che, con Colomba, non aveva praticamente mai visto il campo. "Non vorrei andare in un discorso prettamente singolo. Voglio pensare a ciò che hanno fatto questi giocatori e ripartire da li. Voglio responsabilizzare tutti e tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Non bisogna mai accontentarsi, dobbiamo credere di poter dare sempre qualcosa in più. Giovinco? Sta facendo bene, ma è chiaro che può ancora crescere e migliorare, lui come tutti". Capitolo mercato. Nemmeno il tempo di sedersi che già deve sbrigare alcune pratiche, affrontare certi discorsi che, in realtà stanotte ha già abbozzato, come lui stesso ammette. presentazione_donadoni-3-2"Lavorare con tanti giocatori è difficile - e qui continua sulla scia di Colomba - ma se i giocatori si mettono a disposizione e in discussione in ogni momento, allora il problema sarà di facile risoluzione. Dobbiamo vedere e valutare, tenendo conto delle difficoltà economiche di oggi. Le critiche a Colomba riguardano lui e voi, io non voglio entrare in questa situazione. Sono convinto che questa sia una squadra fatta da giocatori che hanno voglia di mostrare e far vedere il proprio valore, mi piace motivare i miei calciatori e responsabilizzarli. Contatti precedenti? Ho avuto delle proposte, qualcosa non mi convinceva e io non convincevo loro. Con Leonardi avevamo già parlato in passato ma purtroppo non è andata bene. Ora si è ripresentata l'occasione e sono qui. Ho avuto subito sensazioni positive e sono ben felice. Calciomercato? Non ho fatto nomi specifici. Devo capire con chi ho a che fare perchè voglio capire e apprezzare chi ho di fronte". Benvenuto mister Donadoni!

 

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