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Lazio-Parma 2-1 | Perea beffa un bel Parma, ma che disattenzioni

La qualificazione arriva sul filo di lana, al 90', con il colombiano che supera in pallonetto Bajza, non perfetto sul primo gol, al23'. Pareggia Biabiany, al 44', Sansone si divora un gol, crociati sciuponi

La Lazio beffa il Parma sul filo e passa ai quarti senza meritarlo. La Lazio b sempre Lazio è, tanto è vero che non si scompone di fronte ai titolari di un Parma che parte con il freno a mano tirato, complice le linee corte dei biancocelesti che, guidati da Reja, pressano bene e tengono corta la guardia, costringendo nella prima mezzora, gli avversari a starsene rintanati e ammirare il palleggio, nemmeno tanto fluido di Ederson e compgni. E per vedere il primo tiro in porta dei crociati bisogna attendere il 28’ e il tentativo non è neanche molto convinto perché Cassano, con il suo giro, non prende la porta.

IL MATCH – E non è solo lui a essere quasi svogliato, è tutta la squadra che rimane imbottigliata nella tela tessuta da Reja, con Biglia a cucire assieme a Ederson, pronto a lanciare lo sprint di Keità e Anderson, sfruttando gli spazi che Perea riesce a conquistare. Il filtro funziona, il Parma non esce e favorisce il gioco di una Lazio che si stabilisce nella metà campo avversaria rischiando poco. Anche dopo il vantaggio, maturato al 23’ grazie a un tiro di Anderson sul quale si avventa Perea che, dopo lo svarione di Paletta e la respinta di Bajza, tutt’altro che ottima, segna e va a esultare. Prima aveva sciupato con un colpo di testa debole, e aveva favorito su taglio che ha portato via l’uomo, l’inserimento di Keità che aveva sparato alto. La supremazia di una Lazio che gioca bene per mezzora, ma non riesce a controllare le vie di sfogo che piano si aprono davanti agli occhi dei crociati che cominciano a crederci con un diagonale di Parolo al 33’. Il Parma si accorge che c’è un passaggio dalla destra, prova a fare breccia con Sansone, mobile, che si scambia di ruolo con Biabiany e Cassano senza dare nessun punto di riferimento, e la Lazio soffre per questo. E al 44’ il francese chiude una palla di Sansone.

LE PAGELLE

La partita si ribalta, il Parma capisce che ha in pugno la qualificazione e corre veloce, la pausa serve per rifornire una squadra collaudata, e la Lazio via via sparisce dal campo e si fa piccola. Aspetta e attacca di rimessa provando a sfruttare la mobilità dei suoi esterni, ma Reja ha perso le misure con Cassani e Gobbi che hanno gioco facile. Cassano so ricorda come si gioca, Sansone è imprendibile ma è tanto lesto quanto sciagurato nel tentativo di concludere a rete da zero metri. Prima è toccato a Gargano sciupare il gol, dopo una invenzione di FantAntonio che gioca di prima e dispensa assist. Ma il gioco non concretizzato costa caro e, mentre si va verso i supplementari, Perea fa doppietta superando Bajza con un tocco dolce che sbatte fuori il Parma dalla Coppa. Immeritatamente.


 

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