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Domenica, 3 Dicembre 2023
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Questo Parma vince sempre: domata anche la Cremonese

Allo Zini, la squadra di Pecchia trova la sesta vittoria in otto partite e allunga la sua striscia positiva aperta, in regular season, 17 gare fa: segna Hernani con un destro da fuori, poi Castagnetti pareggia e Man con un pallonetto regala tre punti d'oro ai crociati

Il Parma sa solo vincere: sesta vittoria in otto gare, striscia positiva aperta da 17 partite. Venti punti, otto in più rispetto a un anno fa, Palermo ricacciato a -4 (siciliani con una partita in meno), Venezia lontana cinque lunghezze. Il 2-1 di Cremona è frutto del cinismo, della praticità e della capacità di soffrire della squadra di Pecchia che ha subito la forza dell’avversario senza mai disunirsi, trovando nel gol di Hernani un’apri scatola prezioso. Il 2-1 è arrivato dopo un’azione da manuale di una squadra che è cresciuta ed è diventata grande: oggi si può dire definitivamente. Sohm in verticale per Man e tocco sotto del romeno, servito a mandare a vuoto il tentativo di Castagnetti che ha trovato il pari momentaneo grazie a una deviazione della barriera su punizione. Maturità e compattezza, alla fine esulta Pecchia che può guardare il futuro con grande serenità. Se serviva una risposta convinta anche contro una big, l’allenatore l’ha trovata in 100 minuti intensi e pieni di lotta dove ha vinto la squadra che ha mostrato maggior carattere, tale da far girare gli episodi a proprio favore.

A Cremona arriva il Parma dei record, imbattuto in campionato e vittorioso nelle ultime tre trasferte di Serie B. Pecchia è a una partita da Nevio Scala, l’unico allenatore nella storia del Parma ad aver vinto quattro partite consecutive lontano dal Tardini: è successo tra marzo e maggio 1990. Ci arriva da prima in classifica, con un bottino di 17 punti. È un record assoluto per il club di Krause che dopo 4’ passa in vantaggio con un destro a giro di Sohm: lo svizzero esulta, ma il Var annulla dopo un check per un fuorigioco di partenza di Bernabé che riceve il pallone oltre la linea. Pecchia deve rinunciare a Estevez, il suo soldato più fidato, per un problema di natura muscolare. L’argentino non va neanche in panchina. In mediana, assieme allo spagnolo c’è Hernani. Davanti torna Bonny, supportato da Man e Benek. Stroppa se la gioca con  l’ex Vazquez chiamato a galleggiare tra le linee per cucire il gioco e mettere in difficoltà il Parma in mediana provando a tenere bassi gli avversari. 

E il pallino del gioco, anche un po’ per scelta del Parma che sceglie di ripartire, è nelle mani della Cremonese: fino a che il Mudo gode della libertà di poter amministrare il pallone e cercare il movimento delle punte in verticale, i padroni di casa costruiscono e portano pericolosità nella metà campo crociata. Il Parma, stranamente, in costruzione non è brillante e qualche errore di superficialità, assieme al pressing organizzato degli uomini di Stroppa, regala agli avversari l’opportunità di puntare con una certa frequenza verso la porta di Chichizola, andando in verticale appena può. Tocca al portiere tenere inviolata la sua porta con una parata a mano aperta su sassata di Sernicola. Il portiere non può nulla sul destro di Vazquez, bravo a trovare il giusto spazio per calciare. Ma anche qui il Var è intervenuto per segnalare un fuorigioco in partenza sempre di Sernicola, il più cercato dei suoi. Il Parma ha lasciato l’iniziativa agli avversari, accettando di ripartire scatenando Man e Benek e puntando sulla forza di Bonny chiamato a tenere palla e a sviluppare. Ma non succede quasi mai. La Cremonese macina di più e arriva concludere una decina di volte: con un po’ di sale in più nelle scelte il primo tempo poteva chiudersi diversamente. 

Quanto non si è visto nel primo tempo, si vede nei primi venticinque minuti del secondo: tre gol, due per il Parma che passa in vantaggio con un bolide di Hernani. Un capolavoro del brasiliano che squarcia il velo di una gara soporifera che si stappa dopo l’esultanza del brasiliano. Al 64’ pareggia Castagnetti, l’uomo che Pecchia avrebbe tolto volentieri alla Cremonese alla vigilia: la sua punizione (fallo di Bernabé su Vazquez) viene deviata dalla barriera che spiazza Chichizola. La gioia della Cremo dura però due minuti: azione splendida del Parma che con due tocchi va in verticale. Assist di Sohm, tocco sotto di Man. L’arbitro annulla per fuorigioco, ma il Var convalida. Vantaggio crociato. Pecchia mette mano alla panchina: fuori i due che hanno confezionato il vantaggio (Sohm e Man) per Begi? e Partipilo. Stroppa chiama dalla panchina Ciofani e butta palloni dentro l’area nel tentativo di trovare la deviazione giusta. Ma non c’è niente da fare. Vince il Parma, sempre più primo. 

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