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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sport Moletolo, Cittadella del Rugby

Rugby, Chistolini non vede l'ora: "Sarà un Sei Nazioni tutto da vivere. Vincere? Perché no?

Il pilone azzurro a parmatoday.it: "Ci sono tante novità in squadra, non solo da noi, sarà un torneo affatto scontato. Secondo me non c'è una favorita, possiamo giocarcela con tutte"

Dal nostro inviato

PARMA - E pensare che si è avvicinato allo sport pensando di fare il calciatore. Giocava in difes, Dario Chistolini, in Sudafrica, nel paese dove il rugby è istutuzione. Un po' come lo è da noi il calcio. "Diciamo che in Italia è iniziata la carriera da professionista - attacca il pilone delle Zebre e della Nazionale -. Io mi sento italiano, nonostante sia nato in Sudafrica perché mio nonno è italiano, ho un nome italiano e per me è un onore difendere il mio, dico mio, Paese. Ricordo ancora quella partita a Padova, contro gli Springboks, la Nazionale di Rugby sudafricana. Che roba, è stato super poter scambiare la maglietta con un mio ex compagno di scuola. Ero teso dalla prima chiamata, ma è stata una bella emopzione, un grandissimo piacere, un onore per me". Dario è un omone bello grande, si sta facendo crescere la barba forse per fare più paura, ha due braccia possenti e un fisico da... pilone. Prima di partire per il Raduno a Roma, quello che ti prepara per il Sei Nazioni, si è intrattenuto a parlare con parmatoday.it. Non vede l'ora di riabbracciare l'azzurro: "Per me è sempre una bella emozione, questo è la mia seconda opportunità, è sempre una bella esperienza giocare un torneo europeo contro tante squadre forti. La prima partita la giocheremo con la Francia, allo Stade de France, con una squadra forte e tutta nuova". Come l'Italia, che ha in rosa dieci nuovi giocatori, tredici di questi provengono dalle Zebre. "Ci sono tante novità in squadra, non solo da noi - spiega Dario - sarà un Sei Nazioni tutto da scoprire. Secondo me non c'è una favorita, possiamo giocarcela con tutte". E forse vincere il titolo? "Il nostro obiettivo è vincere tutte le partite, se non pensi questo è meglio che in campo non entri. Siamo cresciuti, è' un lavoro importante quello che abbiamo fatto. Vediamo che succederà". Un lavoro importante è stato fatto anche dalle Zebre che, secondo Dario, sono cresciute dentro e fuori dal campo: "Ci sono stati miglioramenti con il nuovo staff, curiamo tutti i dettagli e non ci facciamo sfuggire nulla. Anche nella società, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Abbiamo vinto più partite ora che siamo a metà campionato che l'anno scorso. Curiamo ogni dettaglio e questo fa la differennza. Contro il Gloucester, ad esempio, ci siamo fatti sfuggire di mano un'occasione d'oro per noi, potevamo portarla a casa, era una partita alla nostra portata. Dispiace aver chiuso così l'esperienza di Coppa, ma è bello vedere il coinvolgimento di tanta gente".

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