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Dejan, patto per l'Europa: lo svedese ritrova il Toro, sua prima vittima

Kulusevski vuole puntare in alto

Dal Torino a Torino, passando per la Juventus e tornando a Parma. Per rimanerci, almeno fino alla fine di una stagione travagliata. Un girone dopo, Dejan Kulusevski è pronto a ripartire con addosso la maglia del Parma. La valigia è sul letto, già fatta. Sarà pure quella di un lungo viaggio, quello verso la consacrazione definitiva, ma prima c’è da portare a termine una tappa fondamentale della sua crescita professionale e caratteriale, in una città, dentro a un gruppo che gli ha dato fiducia e l’ha fatto sentire subito importante.

Lo deve all’allenatore che lo ha buttato nella mischia a scatola quasi chiusa – era pur sempre un giovanotto che faceva faville nella Primavera –, a una società che lo ha sempre coccolato e che pure qualcosa gli ha concesso. La scelta di rimanere al Parma fino a fine stagione è figlia di riconoscenza e di consapevolezza di trarre vantaggi dal rimanere in una squadra che conosce alla perfezione. Roberto D’Aversa ha incassato il placet dei suoi dirigenti, a permanenza certa ha parlato con il giocatore svuotandogli la testa da aspettative e traguardi, ricordandogli cosa deve fare da qui fino alla fine del campionato: rimanere tranquillo e divertirsi.

Giocare a calcio come sa. E per farlo DK44 ha scelto di farsi trovare pronto a modo suo: allenamenti personalizzati durante il blocco, lockdown attivo per il prestigiatore svedese che nella sua Stoccolma, all’angolo del quartiere in cui è cresciuto, ha radunato gli amici di sempre per non perdere il contatto con il pallone. Sul campo del Brommapojkarna, squadra dove si è intravisto il talento di Dejan, ha corso e organizzato partitelle, faticando dapprima in palestra con un preparatore atletico personalizzato e sotto gli occhi di chi lo ha visto sbocciare lentamente. Un diamante grezzo che un girone fa sentiva di poter fare grandi cose. E non si sbagliava. Depositando quel pallone alle spalle di Sirigu, all’inizio della partita contro il Torino, prese di fatto il volo senza fermarsi.

Il volo che lo riporta a Torino dopo mesi di astinenza dal calcio giocato, lui che del calcio prima che simbolo è anche grande tifoso. Adesso Dejan – che pensa per step – ha un’altra sfida in mente: giocare in Serie A, segnare, far segnare. Cose già fatte. Ora Dejan vuole vincere. E puntare in alto. E vuole farlo con la maglia del Parma. Intanto qualcuno dice che ha già puntato al traguardo dell’Europa League, partendo dal raggiungimento della salvezza, che è e resta da qui alla fine l'obiettivo principale del club. E’ l’ultimo patto che Dejan avrebbe stretto con i suoi amici di una vita: portare il Parma in Europa è difficile, ma non impossibile. Ma solo dopo aver raggiunto una posizione di classifica che apre a concessioni del genere. Sarebbe il regalo d’addio più dolce.  

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