Parma, trenta e gode

COSA NON VA - Ma accanto a questa, si è vista ancora la solita insicurezza nel contrastare le idee di un Empoli che attacca e concede, di una squadra che crea e subisce. E che ha rimontato tre volte il Parma. Troppo ‘abile’ a farsi trafiggere. E disattento nei momenti chiave della partita. Il primo vantaggio è stato cancellato da un errore di valutazione di Bruno Alves che comincia ad accusare i sintomi di una comprensibile fatica. Il secondo ha portato alla luce la buona volontà di Gagliolo mista a quell’irruenza che probabilmente ha sempre accompagnato l’ascesa del difensore ex Carpi nel calcio che conta. E il terzo pari è sintomo di un Parma che fa poco per evitare le rimonte. E’ mancato qualcuno che poteva – e doveva – evitare che D’Aversa scagliasse la sua rabbia al 91’ su una bottiglietta di plastica, calciandola come se fosse l’ultimo pallone di una partita che ha visto il Parma soffrire, passare in vantaggio per tre volte e non chiudere la pratica salvezza. Che resta aperta ma non lontana dalla risoluzione.