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ESCLUSIVA - Il doppio ex Sensini: "Tifo per il pari, che bel Parma..."

Il difensore, attualmente senza squadra, sta cercando un nuovo progetto: "Seguo ancora il calcio italiano, sono innamorato del Parma, ha fatto qualcosa di straordinario"

Nestor Sensini è uno di quei giocatori che Parma non dimenitca. Passato proprio dall'Udinese al Parma per quasi 8 miliardi di lire più il cartellino di Pizzi, l'argentino aveva l'arduo compito di sostituire Georges Grun, al quale era stato paragonato per caratteristiche tecniche e fisiche. Lo ha fatto bene, visti i risultati, dato che con il Parma, ha vinto due Coppa Italia ('98-99, '01-'02), due Coppa Uefa ('94-95, '98-'99) e la Supercoppa Europea ('93). Reduce dall'esperienza di direttore generale del Newell's Old Boys, Sensini adesso cerca un altro progetto tecnico, il suo sogno è continuare a fare l'allenatore. Intanto segue il calcio europeo con passione e pure il Parma.

Sensini, cosa sta facendo in questo periodo?

"Adesso sono venuto in Cile a guardare il Toreno del Sub20, mi hanno invitato per osservare dei giovani. L'Argentina gioca domenica".

Professionalmente che momento è?

"Adesso non sto allenando e sto aspettando qualche opportunità per ricominciare".

Segue il calcio italiano?

"Claro que sì - risponde di getto - lo seguo il calcio italiano. Da anni la Juventus è prima in classifica e ha preso il largo, non vedo chi le possa tenere il passo". 

E il Parma?

"Si lo sto seguendo, il Parma sta facendo un campionato molto buono per essere al primo anno. Non dimentichiamoci che tre stagioni fa si trovava in Serie D".

Sorpreso da questa classifica?

"Un po' si. In classifica lo vedo molto bene. Ha iniziato alla grande, poi ha perso qualche partita ma ora si è ripreso".

A proposito, sabato si ricomincia. Udinese-Parma è la sua partita?

"Sì dai, diciamo che è la mia partita. Sarebbe giusto un pareggio, così sto bene con tutti e due (ride ndc). Un punto a testa e via. Voglio fare i complimenti al Parma, per le tre promozioni. Ho tantissimi ricordi che mi legano alla vostra città. Il club ha fatto un lavoro molto importante, la società, principalmente i soci italiani, per tornare in Serie A: non era semplice e in meno di tre anni ce l'hanno fatta. E' stato sicuramente un traguardo da ricordare come uno dei più bei momenti del Parma". 

E adesso viene il bello.

"Adesso dovrà stabilizzarsi, conservare la Serrie A e poi pensare in grande, Magari più avanti".

Siamo nel pieno del mercato. Chi consiglierebbe al Parma?

"Ah, qui ce ne sono tanti. Un giovane che a me piace si chiama Thiago Almada, ha 17 anni, è un bel giocatore da tenere d'occhio. Lo stanno seguendo molte squadre europee".

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