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Fase difensiva, drone e movimenti da mandare a memoria: le prime mosse di Pecchia

Al centro sportivo di Celledizzo, il Parma lavora agli ordini del nuovo tecnico. Buffon atteso per domani

"Bravi, giovani" e "Forza, giovani". Sono le parole che si sentono più spesso al centro sportivo di Celledizzo, a Cogolo. Le pronuncia Fabio Pecchia, che con il cappellino in testa e il cronometro in mano spezza il silenzio e l'eco del pallone che viene calciato costantemente. Un misto tra un professore che invoglia i suoi alunni e un sergente che li monitora da vicino. Mentre Inglese e compagni sgroppano, Pecchia detta tempi e nozioni nella testa dei suoi calciatori, ripresi dall'alto con il drone dal Macht Analyst Fabio Corradini, fedelissimo di Mazzarri dai tempi del Torino e quest'anno al seguito del tecnico che ha trionfato con la Cremonese in Serie B. Mentre i suoi lavorano sul campo, il drone si alza in cielo per riprendere gli allenamenti e osservare i movimenti tattici soprattutto, per poi rivederli a lavoro concluso. 

Pecchia fa alzare il drone soprattutto quando deve spiegare alla difesa come muoversi. In mattina sono state provate due linee. La prima: Coulubaly, Dierckx, Valenti e Oosterwolde, con Sohm e Juric davanti. La seconda sorretta da Buayi-Kiala ed Estevez, con Delprato, Romagnoli, Circati e Zagaritis. Dall’alto viene monitorato il campo di Celledizzo, con Corradini che riprende i movimenti tra scalate e diagonali da mandare a memoria. 

Nel pomeriggio, nella seduta delle 17 seguita sempre da una discreta presenza di pubblico che attende Buffon e intanto si gode chi c'è, Pecchia ha provato un paio di situazioni che spesso saranno replicate in campo. L'allenatore ha lavorato sulla fase di impostazione, con i terzini che accompagnano l'azione e sono pronti a ricevere il pallone quasi sulla linea dei centrocampisti, chiamati alla sponda e all'inserimento. "Entriamo", diceva Pecchia che esortava al filtrante per sorprendere in verticale la linea avversaria. Il palleggio deve essere preciso e rapido, la squadra ha lavorato su movimenti sincronizzati e su una fase di possesso a due tocchi. Nel 4-2-3-1, il calciatore di raccordo tra i reparti lo ha fatto Franco Vazquez da un lato e Camara dall'altra. Sono le prime mosse del calcio di Pecchia. 

Alla fine della sessione, un'altra partita: finita con il punteggio di 7 a 3 a ranghi misti che ha coinvolto alcuni giocatori del Parma di mister Pecchia, anche lui in campo assieme al collaboratore tecnico Gennaro Troianello, e i ragazzi del Parma Va’ Pensiero. Un bel momento di aggregazione e condivisione in chiusura dell’allenamento pomeridiano nel ritiro di Pejo, capace di strappare applausi e sorrisi a tutti i presenti. Alla fine è riuscita a spuntarla la compagine in casacca verde, trascinata da Tutino in versione assist man, su quelli in maglia rossa, a cui non è bastato il pallonetto di Vazquez. 

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