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Parma, Gadda è rassegnato: "Troppo forti, ma non si parli di sudditanza..."

Il tecnico del Forlì a Parmatoday.it: "Giochiamo contro uno squadrone, non hanno mai perso in 28 gare. All'andata ci fu un'espulsione ingiusta nei nostri confronti, potevamo vincere anche in dieci, proveremo a fare l'impresa"

Dal nostro inviato

"Capisco lo sfogo di Lucarelli, quello di domenica intendo, ma quando si parla di queste cose, di arbitraggi e decisioni pro o contro, si tende a portare sempre l'acqua al proprio mulino. Devo dire che questo campionato ha fatto vedere arbitri inesperti, poco avvezzi alle pressioni. Chiaro che quando vai ad arbitrare una squadra come il Parma un po' ti emozioni, ma il capitano domenica ha dimenticato di dire che l'espulsione contro D'Appolonia, quindi contro di noi, non c'era. A detta di tutti è stata generosa. Poi, quando ha detto che su Longobardi c'era rigore, si sbagliava. Lo capisco, però quel rosso ingiusto ci ha condizionato e fatto giocare tutto il secondo tempo in dieci, nonostante ciò segnalo che avremmo potuto anche vincere...". Massimo Gadda, allenatore del Forlì che domenica prossima sfiderà il Parma, non si fa pregare. La chiacchierata con il tecnico dei galletti è stata abbastanza tranquilla, ma il veleno è nella coda, dicevano i latini, e lui, una frecciatina l'ha riservata, verso la fine. Perché quando gli si chiede dell'arbitro e dello sfogo del capitano del Parma, Alessandro Lucarelli, sorride e dice: "I torti si compensano nell'arco di un campionato. Ripeto, lo capisco, ma anche io l'anno prossimo vorrei parlare di arbitri a più dieci dalla seconda... . Mi piacerebbe". 

In che senso, Gadda?

"Perché quando arbitri il Parma non è mai semplice, al Tardini soprattutto. Non trovo ci sia però una sudditanza psicologica, perché la squadra di Apolloni è talmente forte da sè... . E poi gli episodi si compensano. Io capisco Lucarelli, ma la sudditanza non esiste. Quando si parla di queste cose è facile che si tenti di portare l'acqua al proprio mulino. Ripeto, capisco però lo sfogo di Lucarelli...". 

Parliamo di calcio. Come arrivate a questa gara?

"Lo spirito è giusto, perché anche se veniamo da due partite in cui abbiamo raccolto poco, la prestazione contro Alto e Correggese ci dice che siamo sulla strada giusta. Ad esempio contro i veneti vincevamo 2-1 a 5' dalla fine, e quando ci hanno fatto il gol del pari abbiamo colpito una traversa. Se avessimo vinto, perché le occasioni le abbiamo avute, non avremmo rubato nulla. Contro la Correggese abbiamo subito una battuta d'arresto inaspettata perché la prestazione c'è stata. Dispiace, perché saremmo arrivati a questa partita con un'altra classifica".

Mi pare di sentirla rassegnato.

"Ma no, siamo realisti, dai! Il Parma è uno squadrone, non ha mai perso in 28 partite, ha subuto 12 gol. Di che stiamo parlando. Alla fine vinceranno loro il campionato, noi siamo in lotta con l'Altovicentino per il secondo posto. E non dobbiamo perdere punti". 

Ci sta dicendo che non crede più al ribaltone. Campionato chiuso quindi?

"Credo di sì. Nel calcio poi, tutto può succedere, ma visto l'andamento non dire. Dieci punti sono tanti, mancano undici partite, noi ce la giocheremo a viso aperto perché siamo una squadra votata all'attacco e quindi non ci precludiamo nulla. Come il Parma, del resto".

Manca Baraye, è più tranquillo?

"Noi giochiamo per vincere, chi c'è c'è, chi non c'è pazienza. Anche se manca Yves, hanno Corapi, che è stato fondamentale quest'anno. Poi Miglietta, insomma, io vorrei allenare loro due nella mia squadra. Hanno qualcosa in più degli altri. Che però sono bravissimi, attenzione...".

Melandri è carico, domenica ha riposato.

"Melandri è forte. Così come è forte Longobardi. Tutti sono forti. Minotti e Galassi hanno fatto una squadra importante. Li conosco, conosco molta gente al Parma. Quando siamo partiti, non pensavamo di arrivare così in alto. Non potevamo tenere giocatori come Melandri che costavano molto per noi che venivamo da una retrocessione. E questo dispiace. Il nostro obiettivo non era il campionato. A Daniele posso solo augurare il meglio, è andato via presto, ma hanno un buon ricordo di lui qui".

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