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Gervinho batte cassa, il Parma non ci sta

L’ivoriano vorrebbe un aumento dell’ingaggio, ma il club di Pizzarotti per ora glissa

Prenderà regolarmente parte al ritiro, Gervinho è convocato ed è ancora l’asso del Parma, ma la richiesta di aumento pervenuta alla società tramite il suo procuratore ha infastidito non poco i vertici di un Parma che aveva già in mente un leggero ritocco per l’ivoriano, autore di una prima parte di campionato straordinaria, condita da una seconda altalenante ma comunque positiva, in cui il suo zampino è bene impresso nella salvezza di una squadra che si è spesso e volentieri affidata a lui. 

Gli undici gol e i quattro assist con cui ha finito il suo campionato hanno evidentemente spinto Gervinho a bussare alla porta del Parma chiedendo attraverso il suo agente un sensibile aumento dell’ingaggio. Tradotto: dal milione e due che guadagna attualmente (partenza da 900 mila euro con 300 mila di premi), Gervinho avrebbe mirato a raddoppiare la cifra. Il Parma per ora avrebbe glissato e, seppure consapevole di dover premiare il suo giocatore più rappresentativo, di sicuro non aveva calcolato una spesa simile per accontentarlo. Gervinho è in vacanza, ma si allena già per arrivare in forma in ritiro, al quale prenderà parte regolarmente e si presenterà il giorno del raduno, in cui sono fissate le visite mediche di rito prima della partenza per Prato allo Stelvio (l’8 luglio) ma resta comunque appetito dai club turchi disposto (come anticipato) a garantire un lauto ingaggio al giocatore. 

Tuttavia il Parma, prima di cedere alle lusinghe dei club che lo cercano vorrebbero avere il suo sostituto. Si attende il via libera per Karamoh dall’Inter, ma non sarà l’unico.

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