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Venerdì, 19 Aprile 2024
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ESCLUSIVA | Il Parma di Dallara piace: "E per l'anno prossimo c'è un piano"

Il capo della casa automobilistica: "La professionalità è la chiave di tutto e il fatto che ci siano professionisti seri diminuisce il numero di errori. Di facile non c'è niente"

Dal nostro inviato

Chi conosce bene Giampaolo Dallara lo descrive come un uomo affabile e impegnato, di buone maniere, gentile e con la risposta pronta. Uno genuino, uno che al territorio di Parma, e non solo, ha dato molto. L'ingegnere, come lo chiamano a Varano de' Melegari, paese in cui è nato e in cui vive attualmente, si concede il piacere della partita a carte con gli amici, oltre al piacere di andare allo Stadio Tardini, a seguire il Parma di cui è grande tifoso e, da agosto anche un po' proprietari. Infatti fa parte di quei soci messi insieme da Marco Ferrari che cercano di farsi carico delle difficoltà per cercare di portare il Parma laddove merita di stare: "Siamo partiti nell'incertezza - dice Dallara a parmatoday.it - ma ora siamo qui a tirare le prime somme. Direi bene, no?. Per ora..." .

In una delle rare occasioni in cui si distacca dal suo mondo, la "Dallara automobili" e si concede alla sua grande passione, il calcio, l'ingegnere si sente felice e si dichiara soddisfatto almeno dei primi mesi.

Dallara, è soddisfatto?

"Mi fa piacere che i giocatori si impegnino giocare contro la Terza Categoria, hanno voglia di essere pronti e farsi vedere in forma dal tecnico, dimostrare di essere professionisti seri, e si capisce dall'allungo e dalla voglia di scattare, anche sul dieci e passa a zero". 

Cosa ha spinto Dallara ad avvicinarsi al Parma?

"Mi ha spinto l'amicizia da stadio con Marco Ferrari. Lo conosco da tempo e ha coinvolto me e altri per far ripartire la città, la squadra. La presenza di Nevio Scala ha garantito la serietà di chi conosceva meglio l'ambiente, perché noi tutti eravamo orecchianti, spettatori da stadio, la scelta poi dei collaboratori ha dato senso a quello che si stava facendo e ha permesso di dire che questo primo tentativo ha funzionato e la ripartenza è stata avviata. Chi ben comincia è a metà dell'opera e la ripartenza è stata attivata con profitto...".

L'anno prossimo iniziano i problemi?

"Quello che bisogna fare non lo so, non conosco a sufficienza il calcio per poter dare suggerimenti. La professionalità è la chiave di tutto e il fatto che ci siano professionisti seri diminuisce il numero di errori. Di facile non c'è niente, si comincia a pensare ora come bisognerà affrontare l'anno prossimo. Vogliamo coinvolgere un bel gruppo, qualcosa in mente l'abbiamo".

Di questi tempi, l'anno scorso il Parma falliva.

"L'anno scorso è andata, la situazione si era delineata presto e presto è diventata irreparabile. Meglio quindi passare verso una ripartenza assoluta, è stata la cosa migliore. Mi dispiace che i lavoratori abbiano perso il posto". 

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