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Il Parma in mezzo al mese di fuoco

Dopo la sconfitta con l’Inter e il pareggio con la Juventus, per i crociati c’è il Cagliari. Poi il Napoli, alla fine di un ciclo pazzesco

Metà delle big il Parma l’affronta in 28 giorni. Juventus e Inter sono andate, il pareggio contro la prima della classe ha gonfiato d’entusiasmo i crociati sciolti da un’Inter tutt’altro che irresistibile. La squadra di D’Aversa è attesa da una prova tutt’altro che facile, contro una diretta concorrente agguerrita e costretta a un solo risultato per allontanare la crisi e scacciare i fantasmi. Maran deve vincere per ridare alla piazza entusiasmo e tenersi una panchina che traballa. D’Aversa deve invertire la rotta in un mese di fuoco che lo ha visto impegnato contro Juve e Inter in otto giorni e che ha bloccato la marcia di avvicinamento verso l’obiettivo salvezza. 

SQUADRA STANCA – La truppa di Bob è apparsa sgonfia e appesantita, forse il tuor de force la sta penalizzando ma il traguardo non è distante, vincere o fare risultato alla Sardegna Arena rafforzerebbe la sua posizione rispetto alle concorrenti. La fatica mentale è sicuramente maggiore rispetto a quella fisica che si avverte sì, comprensibile, ma pesa la testa adesso. Bisogna fare il pieno contro le dirette concorrenti, per fare in modo da trovarsi a distanza di sicurezza alla resa dei conti. 

SENZA GAGLIOLO – Non sarà facile farlo a partire da sabato, quando mancherà Gagliolo fermato dal giudice sportivo per una squalifica. Uno tra Gobbi e Dimarco, o Iacoponi trasportato a destra, potrebbe rimpiazzare il giocatore che fino ad ora le aveva giocate tutte. 

PRESSING E … ATTESA – Il Parma, è stato detto tante volte, non si snatura e fa la sua partita mantenendo l’identità e i principi secondo i quali è stato costruito. Attesa e contropiede, conquistando il pallone attraverso un pressing coordinato che solo all’apparenza fa sembrare ferma la squadra di D’Aversa, alle prese con qualche grattacapo.

ATTIVARE GERVINHO –  Cosa deve fare il tecnico? Oltre che a rimpiazzare il difensore, deve cercare di attivare il piano d’azione che porti Gervinho verso Cragno. L’ivoriano diventa fondamentale nella costruzione del gioco offensivo di un Parma che dipende anche da Inglese, attaccante di manovra che si è sacrificato moltissimo e a cui manca il gol da due partite.

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