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Inglese si allena e punta al recupero: potrebbe essere il rinforzo di D'Aversa

L'attaccante è seguito da un fisioterapista che giorno per giorno lo accompagna nel lavoro personalizzato

In questa pausa forzata dove il calcio è passato in secondo o terzo piano, c’è chi non si è mai fermato per farsi trovare pronto nel momento della ripresa. Roberto Inglese ci spera ancora, vuole mettersi alle spalle un periodo bruttissimo, probabilmente il peggiore della sua carriera e – sia chiaro – non per colpa sua, anzi. La vita e il calcio però riescono a offrire nuove possibilità e mentre qualcuno abbozza date e le individua a più ampio raggio per portare a termine il campionato, qualche altro invece è più pessimista e ‘parteggia’ per il no, mettendo davanti interessi personali e nascondendosi dietro la pandemia che in realtà è quella che detta i tempi dell’eventuale recupero. E in questo contesto Roberto Inglese vive il suo isolamento contando i giorni che lo separano da qui al campo.

Sarebbero tanti, se le cose fossero andate come dovevano andare il bomber del Parma avrebbe magari rivisto il campo direttamente nella prossima stagione. Il freno messo al campionato dal coronavirus gli permette di sperare in un ritorno (se mai dovesse riprendere questa travagliata stagione) nei tempi giusti per giocarsela e risultare così il rinforzo di Roberto D’Aversa per lo sprint a oggi congelato. E’ praticamente da ottobre che Roberto Inglese non si ferma: l’inizio di stagione complesso condito da due gol, uno con l’Udinese e l’altro in casa con il Torino, è diventato ancora più difficile perché appesantito da due infortuni pesanti. Uno alla caviglia rimediato durante uno scontro con El Yamiq in Parma-Genoa, l’altro più grave che lo ha messo praticamente fuori gioco durante la partita con la Juventus, arrivato al tramonto di un primo tempo che ha segnato l’inizio del calvario di Bobby English. Che però non si è mai lasciato andare.

Anzi, ha trovato la forza di reagire cercando di ribaltare il destino e smaltendo le tossine negative che appesantivano le aspettative che anche lui covava in questa stagione grazie a un fisioterapista personale che lo segue ogni giorno nel suo progressivo recupero. Esercizi specifici per rinforzare la zona colpita dall’infortunio, una lesione di alto grado alla giunzione miotendinea dei flessori della coscia destra, per la quale è servita l’operazione in Finlandia il 23 gennaio. Tre settimane di immobilizzazione attiva dopo l’intervento di stabilizzazione chirurgica della lesione, dopo il recupero che prosegue a gonfie vele: il rinforzo muscolare della parte lesionata, il percorso riabilitativo con esercizi specifici e un mezzo sorriso che lo proietta verso un finale di stagione che potrebbe vederlo come protagonista.

D’Aversa e il preparatore atletico Luca Morellini hanno stilato un programma anche per l’attaccante che morde il freno e si tiene in forma nel silenzio social che fa intuire il periodo di un ragazzo estremamente riflessivo che dà peso a ogni azione. Gesti calibrati e parole piene di senso, quando spese, come quella volta che durante la presentazione in ritiro a Prato allo Stelvio – la seconda della sua vita da giocatore del Parma – disse subito: “Sono tornato a casa, lo dovevo ai tifosi. Ho messo il Parma davanti a tutto”. La sua beneficienza è nota, ultimamente ha regalato un lotto di parastinchi confezionati da Campari ai pazienti dell’ospedale dei bambini. Dal tunnel parallelo nel quale era finito, Roberto Inglese vede un po’ di luce.

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