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ESCLUSIVA - Maresca: "Parma sempre nel mio cuore. L'esonero? Non me l'aspettavo"

Il vice di Guardiola: "Mi avevano chiesto di raggiungere la Serie A attraverso un percorso, non subito. Bernabé? Un patrimonio della società"

Enzo Maresca ha preso tutto, ha chiuso la porta della casa di Parma e aspetta il volo che lo porterà nel grande calcio, direzione Manchester. In Inghilterra c'è Guardiola ad attenderlo. Pep ha riconosciuto il lavoro che il suo nuovo vice ha fatto prima nell'Under 23, poi a Parma. Lavoro che ha seguito con attenzione. E l'ha chiamato. Dalla Serie B alla Champions League, dall'esperienza di primo allenatore a quella di vice in meno di 12 mesi. Il mondo di Enzo è stato stravolto, la sua idea di calcio è rimasta sempre la stessa e si ricongiungerà con quella del suo maestro. 

Maresca, è carico per questa nuova avventura? 

"Molto". 

Lascia il calcio italiano dopo neanche un anno. Come l’ha trovato e cosa lascia?

"Il calcio italiano è in difficoltà, non lo devo dire certo io. Lo dimostra il fatto che non partecipiamo al Mondiale. Ma sono sicuro di una cosa: presto torneremo, ne sono convinto". 

Come si è trovato a Parma, lei che è cittadino del mondo?

"Io e la mia famiglia ringraziamo la città di Parma, una città splendida. Io ho vissuto diverse realtà, qua mi sono trovato benissimo. A Parma resto legato, la porterò per sempre nel mio cuore: qui è nata mia figlia Maia".

Parliamo di calcio: come valuta la sua esperienza a Parma?

"E' stata un'esperienza positiva per me. Io di natura sono un positivo e tendo a prendere sempre il buono da tutte le esperienze. Ho un solo rammarico".

Quale?

"Quello di “non aver nemmeno cominciato” la mia avventura che subito è finita. Eravamo sulla buona strada, il problema è che il nostro era un lavoro di costruzione e bisognava avere la pazienza e la forza di credere in qualcosa che con il tempo sarebbe arrivato, ne sono sicuro. Eravamo a 17 punti dopo 13 giornate, a -3 punti dall'ottavo posto e con una squadra completamente nuova".

Cosa ha sbagliato, se si sente di aver sbagliato?

"Di errori ne commettiamo tutti, ci mancherebbe. E pure io".

Le abbiamo spesso contestato il fatto di aver impiegato calciatori fuori ruolo, tipo Sohm terzino destro. Ci può spiegare la scelta?

"Ma certo, con estrema semplicità: per quella che era la mia idea di calcio trovarmi improvvisamente senza Bernabe che doveva fare ciò che ha fatto Sohm è stato un problema. Devo solo ringraziare Simon, per la disponibilità che mi ha dato". 

CitPar-24-uai-1032x645Enzo Maresca - foto parmacalcio1913.com

Ma Bernabé è così forte?

"L'avete visto dopo. Parlare dell’assenza di Bernabé sarebbe troppo facile, dico solo che quelli che l’hanno sostituito l’hanno fatto bene e li ringrazio. Bernabé è un patrimonio del Parma, visto come è arrivato…".

Facciamo un passo indietro: qual era l'obiettivo del club?

"A me hanno fatto un contratto di tre anni e quando fai un contratto pluriennale è perché dietro c’è un’idea di progetto. In questi tre anni dovevamo raggiungere la Serie A".

Però il presidente per primo ha parlato di Serie A da raggiungere subito, mentre lei ha tirato in ballo Bielsa e il suo Leeds che in due anni ha centrato l'obiettivo. 

"Nessuno mi ha mai detto che al primo anno saremmo dovuti andare in Serie A, a maggior ragione quando in estate arrivano una quindicina di giocatori nuovi: questo non toglie che il mio obiettivo era quello di arrivarci prima possibile".

Si aspettava l’esonero?

"Sinceramente no anche perché nelle ultime quattro gare avevamo fatto 7 punti (due vittorie contro Cittadella e Vicenza, una sconfitta contro il Lecce e un pareggio contro il Cosenza ndc). Ripeto la strada intrapresa era giusta".

Con quale motivazione è stato esonerato?

"Forse si pensava che la rosa fosse adatta per un campionato di vertice, cosa per me giusta però non subito. Con un po’ più di tempo e qualche correzione ci saremo arrivati".

Si aspettava che il Parma finisse dodicesimo?

"Il Parma con i tre acquisti che avevamo individuato per gennaio poteva giocarsi i play off". 

parste-26-uai-1032x645Enzo Maresca, 13 partite, 17 punti alla guida del Parma - foto parmacalcio1913.com

Quali erano?

"Ormai è andata, guardiamo avanti".

Guardare avanti per lei significa guardare a Manchester. Cosa le ha detto Guardiola per “convincerla” a lavorare con lui?

"Lavorare con Pep sarà un privilegio, siamo stati sempre in contatto in questi mesi. Sono molto carico". 

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