Kalma: "Lo stadio, il brand Parma e i tifosi: ecco come agiremo"
Il managing director crociato si presenta: "Non ho avuto tanto tempo per programmare il futuro, vedremo più in la. Ma qui ci sono tantissime possibilità"
Accanto a Kyle Krause, oltre a Ribalta c'è anche Jaap Kalma. L'uomo dei conti del nuovo Parma: "Mi occupo di tutte le cose di cui non si occupa Javier - dice in conferenza stampa -. La città è fantastica, ci sono opportunità. I tifosi hanno un legame sano e costruttivo, il club viene vissuto positivamente anche nei momenti difficili, ha una storia. Siamo quarti in Italia in termini di trofei internazionali, ha tutte le carte giuste per creare un successo duraturo. Il presidente è una persona davvero eccezionale, ho sentito tanti tifosi dire che siamo fortunati ad avere un presidente così. Krause è uno dei motivi principali per cui ho sposato questo progetto. La caduta non è addolcita dal famoso paracadute. Non ho avuto tanto tempo per programmare il futuro, vedremo più in la. Nel breve non ci sono tantissime possibilità. Bisogna coinvolgere i tifosi, cercheremo di ottimizzare tutto quello che possiamo ottimizzare. Non possiamo stravolgere la struttura dell’offerta commerciale".
"Ho lavorato tanto - continua l'ex dirigente della Ferrari - ho iniziato a conoscere le persone del club. Penso che nello sport di qsquadra si tratta di persone. Mi sono messo con tutte le persne del mio team per conoscere. Per crescere. Ho analizzato tutti i dossier aperti, lo stadio è uno di questi progetti, da un lato è un sogno per chi lavora nel business del calcio. E’ un progetto che sta viaggiando velocemente, non è l’unica cosa. C’è la preparazione dell’anno prossimo. Sto iniziando a prendere qualche decisione. L’obiettivo più chiaro deve essere il brand, non tanto per inventarlo, ma valorizzarlo, ci sono i valori e da qui bisogna capire che cosa significhi questo club. Ci sono i valori, i sentimenti e le visioni del presidente. Questo deve informare, guidare, tutte le scelte successive che si fanno".
Anno disastroso? "Guardando la parte business vedo opportunità - dice Kalma -. Il Parma è un club strutturato bene. Lo spazio c'è per migliorare, questo club recentemente è rinato dalla D e una parte di cose si vede ancora. Certe cose non sono state fatte ma è normale, perché quando vendi una casa non fai la ristrutturazione subito. Noi pensiamo ad un progetto a lungo termine, noi lavoriamo su un'onda più lunga e il nostro impatto è quello del domani. Noi dobbiamo creare condizioni di successo. Poi dopo il suo percorso ci sarà, nello sport a volte perdi e a volte vinci. Faremo di tutto per vincere tanto. Obiettivi? Uno è quello del brand, non nell'inventarlo ma nello scavare intorno perché i valori ci sono e capire cosa significa. Capire il matrimonio tra i valori, la visione autentica, ispirazione e nuova. Questo deve guidare le scelte successive che facciamo, a volte direttamente e a volte indirettamente. Il brand siamo noi, deve essere una cosa per tutti noi. Un'altra cosa è lo stadio, abbiamo opportunità e un grado di supporto in cui tutti sono positivi. Parma è una città dove c'è un progetto che si può fare rispetto ad altre città. Io penso che qua si possa fare e c'è la gestione e di persone che possono crearle. Ci vogliono anni. La terza cosa sarebbe la creazione di un'organizzazione eccellente. Tutti i casi che hanno fatto cicli lunghi sono basati su organizzazione totale, e su quello si costruisce il successo. La parte business dello sport è strettamente legato ai successi. Non dipende solo da quello ma accelera, molto conta nel mettere le cose sui binaci giusti e poi c'è il percorso di sviluppo in cui il club cresce nel suo pubblico, internazionalmente e definisce meglio il suo brand e la sua identità: cosa significa il Parma nel mondo. Sono tutte cose che richiedono tempo e possono andare più veloci o più lenti grazie ai risultati. Tra tre-sette anni ne riparleremo".