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L'INTERVISTA | Il graffio del Micio: "Sarà un'emozione tornare al Tardini"

Daniele Melandri è l'ex di turno in una partita che per il Parma vorrà dire molto

Quarantacinque presenze distribuite in due stagioni. Daniele Melandri è uno degli eroi della promozione che ha riportato il Parma tra i professionisti e che fino a gennaio ha vestito il crociato di una squadra a cui ha dato molto sia dal punto di vista tecnico-tattico (l'anno scorso è stato decisivo in alcuni momenti della stagione e ha fatto la differenza) che da quello umano. Perché un gioatore si giudica dall'istinto e dalla fantasia, cantava qualcuno di importante. E lui è stato uno che ha messo le sue qualità a servizio della squadra. Tre allenatori (Gigi Apolloni, Stefano Morrone e D'Aversa) dodici gol e tanti applausi, prima di passare al Fano nella finestra invernale del mercato.  "Sarà un piacere e una grande emozione tornare al Tardini. Ho ricevuto una grande accoglienza"

Melandri, come sta?

"Mi sento molto motivato, ho faticato un po all'inizio,non sono rimasto contento di alcune mie prestazioni, ho lavorato duro ed ora mi sento molto meglio"

Come arrivate a questa sfida?

"Arriviamo col morale più alto e con qualche convinzione in più data da risultati e prestazioni. Le ultime partite ci hanno fatto capire che dobbiamo mettere in campo sempre determinazione, spirito di sacrificio e di squadra se vogliamo provare a fare qualcosa di importante e insperato, soprattutto se si pensa a dove eravamo fino a domenica scorsa."

Se lo aspettava il calo del Parma?

"Seguo sempre il Parma, e credo che un calo sia anche fisiologico. In più dopo la lunga serie di risultati utili e di vittorie, non aver guadagnato punti sul Venezia penso abbia consumato un sacco di energie soprattutto nervose seguito da un leggero calo nelle prestazioni. Questo ha portato a due pareggi consecutivi che hanno favorito l'allungo del Venezia, ora a otto lunghezze. In questo momento, e lo dico a malincuore visto che faccio ancora il tifo per il Parma, credo che il campionato sia completamente nelle mani del Venezia.  A 9 giornate dal termine otto punti sono tanti da recuperare, ma il calcio è bello perchè è imprevedibile e la speranza è che anche il Venezia possa incappare in qualche passo falso"

Si aspettava di essere ceduto?

"Per quanto riguarda il mio addio, da una parte me lo aspettavo visto il mio non utilizzo nelle ultime partite e nonostante questo la speranza era quelle di rimanere ma cosi non è stato e mi è dispiaciuto molto dato che ho passato un anno e mezzo indimenticabile con tantissimi bei ricordi".

A quale è più affezionato?

"Sono tanti: a partire dai primi gol in amichevole al Tardini con Pontedera ed Entella, proseguendo col gol del pareggio al 90' con la Sammaurese prima di Natale (2015 ndr) al rigore conquistato col Rovigo, nella giornata in cui abbiamo vinto matematicamente il campionato, al gol con l'Altovicentino in casa e all'assist per Baraye al ritorno, passando all'assist per Nocciolini nella rimonta al Pordenone quest'anno ed altri ancora".

Che accoglienza si aspetta?

"Sarà un piacere ed una grande emozione tornare al Tardini domenica per poter salutare nuovamente i miei ex tifosi che ringrazierò per sempre per l'affetto che mi hanno dimostrato in questo anno e mezzo. Spero di aver lasciato un bel ricordo soprattutto come uomo ancora prima che come calciatore, dato che da questo di vista con tutti i campioni che sono passati da Parma io non sono neanche lontanamente paragonabile a loro".

Come finirà la partita?

"Non sono bravo nei pronostici, quindi non mi esprimo sul risultato finale anche se dentro di me ho un piccolo sogno".

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