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La ricerca di un attaccante relega Tutino fuori dal progetto Parma

L'ex Salernitana non ha convinto: non segna dal 2 ottobre e non riesce a incidere. Iachini vorrebbe altro

Il Parma continua la ricerca del profilo giusto da affiancare a Roberto Inglese. Nella testa di Beppe Iachini serve un attaccante che abbia delle caratteristiche diverse rispetto a quelle che già ci sono in rosa. Uno che sappia girare intorno alla punta centrale, che sappia andare in profondità e che veda la porta. Giocare con un doppio attaccante e dietro Franco Vazquez è nei piani dell’allenatore crociato. In più avere due punte che sappiano dividersi l’area di rigore e attendere lo sviluppo del gioco anche sugli esterni, quando centralmente ci si imbottiglia, può essere uno sfogo utile. Non a caso, le prime richieste di Iachini si sono concentrate sui quinti: a Beppe servono tornanti per mandare a memorie le giocate sugli esterni, un porto sicuro da sempre per l’allenatore che prevede un gioco aggressivo, fondato sul recupero palla e sulla verticalizzazione immediata, con i quinti pensati come personaggi chiave di un’interpretazione diversa rispetto a quella pensata in estate. 

A conferma di ciò è l’indirizzo chiaro che ha preso la campagna acquisti del Parma. Una volta sistemate le catene, con Rispoli e Costa (non è escluso anche l’arrivo di Murru), servono un paio di centrocampista e appunto l’attaccante che va a completare il reparto che va valorizzato al meglio tramite anche il talento di Vazquez.

Ma la continua ricerca di nuove figure la davanti, mette a repentaglio la centralità nel progetto iachiniano di Gennaro Tutino. L’acquisto più costoso del mercato del Parma (sei milioni al Napoli più bonus), sta vivendo un momento di flessione costante. Non segna dal 2 ottobre, in casa della Spal, al Tardini non ha mai fatto gol. Da quando è arrivato Iachini, Tutino ha messo insieme 241’, è partito tre volte titolare su cinque, contro l’Alessandria gli è stato preferito Bonny e ha cambiato diversi ruoli: seconda punta con Benedyczak, contro il Como esterno di sinistra nel 4-2-3-1 contro l’Ascoli, poi in coppia con Inglese nell’1-1 con il Perugia al Tardini. Mai incisivo, ha tirato poco in porta e forse è l’immagine di una una squadra che non gira. In verità non ha mai fatto la differenza, sembra spesso a disagio nel gioco del Parma, il cambio di guida tecnica non ha certo giovato all'ex Salernitana che non riesce neanche a trovare la forma giusta per esprimersi ad alti livelli. A dirla tutta, forse non era neanche il profilo che serviva per il gioco di Maresca, bisognoso più di un manovratore che di un contropiedista come Tutino. 

Iachini è a lavoro per risolvere anche questo problema, ma il fatto che la dirigenza sia indirizzata ad acquistare un nuovo attaccante e che, nello stesso tempo, stia anche forzando per tentare di valutare un profilo come Mihaila nella posizione di seconda punta, taglia un po’ più fuori Tutino che non è più al centro del progetto. 

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