Crociati ribaltati: il tifone Coda si abbatte sul Parma
Finisce 4-0 con Buffon (migliore in campo) e compagni sotto lo spicchio di tifosi che chiedono più impegno alla squadra. Decide una tripletta di Coda (che segna anche su rigore), in mezzo un super gol di Strefezza. Il Parma non tira mai in porta
In 28’ sono state sgretolate le certezze di carta pesta, a quanto pare, di un Parma che da Lecce si porta via 4 gol. Se non fosse per Buffon, sarebbero stati molti di più. E alla fine è andata bene, solo che se lo dici dopo un 4-0 c'è da pensare. E questo è un dato che deve far riflettere parecchio. Lecce semplicemente più forte, costruito meglio, con gente di categoria che sa quanto valgono partite come questa. Coda, lui che aspettava il Parma in estate, è entrato nella storia. E’ l’unico, assieme a Serafini del Brescia, ad aver segnato tre gol a Buffon, che gliene ha negati almeno un altro paio. Sono in tutto 5 le reti, in due partite, che l’ex Parma ha segnato ai crociati. Anche Gigi, migliore in campo per il Parma, è entrato nella storia, senza volerlo. Prima di oggi non era mai arrivato a subire quattro gol nel primo tempo. Crociati abbattuti.
Il Parma si trova di fronte una squadra forte, costruita per vincere e spinta da 18mila tifosi. Che al quarto d’ora esultano grazie al gol di Massimo Coda, sesto in campionato, terzo al Parma in due partite, compresa quella di Coppa Italia in piena estate. Maresca ha scelto la prudenza, Coulibaly per Mihaila nel 3-5-2, con Tutino e Benek, alla prima in coppia. Baroni recupera Gabriel e libera la corsa di Strettezza. In regia comanda Hjulmand. Il Lecce ha il possesso del pallone, il Parma vuole aspettare compatto ma di fatti nella prima mezz’ora non riparte mai. Dopo il gol di Coda, su assist di Gargiulo, la squadra di Baroni molla la presa, ma non esce dalla partita, controllandola abbastanza e tenendo in apprensione il Parma, che sfiora il pari prima con Sohm, poi con Vazquez, il più cercato dai suoi. Ma sono fuochi di paglia, scintille spente dalla forza del Lecce, che nel giro di 6’ tramortisce Buffon e compagni. Prima con Coda, su rigore per un fallo di mano visto dal Var. Tocco di Delprato su giocata di Strefezza. Trasforma Coda. Sempre Strettezza, un’iradiddio, fulmina Gigi con un tiro che si insacca sotto la traversa. Se Maresca pensa che sia stato il primo tempo più brutto della sua gestione, non può immaginare che di li a poco, al 44’, Coda fa tris e porta il Lecce sul 4-0, con un tiro che va dritto all’angolino. Primo tempo in archivio con il Parma che ha calciato solo una volta in porta, il Lecce 8. La sintesi dei primi 45’ è questa.
Mai prima d’ora in carriera, Buffon aveva subito quattro gol in un primo tempo. E nel giro di 3’, Gigi ha dovuto dire no a Coda, ancora in area a spaventare il capitano del Parma, due volte. Prima di testa, poi di destro. E in spaccata al 58’ va vicino al personalissimo poker. Fuori. Parma in balia di Coda, e di un Lecce stratosferico. Maresca prova a metterci una pezza: fuori uno spento Benedyczak e un Delprato in versione ‘irriconoscibile’, dentro Inglese e Busi. Ma sulla destra si balla. Osorio tira un sospiro di sollievo quando esce Strefezza. Buffon fa lo stesso quando Baroni richiama in panchina Coda, ma non smette di lavorare. Nega il gol a Olivieri, che si allenava al giovedì con Gigi, essendo un prodotto delle giovanili della Juventus e anche per oggi fa gli straordinari. Peccato che non siano serviti a nulla.