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Liverani finalmente: “Arrivo in una grande piazza, no veti a cessioni”

L’allenatore si presenta al Tardini: “Trovo una squadra già pronta da poter gestire e plasmare”

Dal nostro inviato 
PARMA - Eccolo qua, Fabio Liverani. Lavora a Collecchio dal primo settembre, si è insediato ufficialmente qualche giorno fa e oggi si presenta. Lo introduce il direttore sportivo Marcello Carlo: "Lo supporteremo in tutto e per tutto, in questo momento deve avere un po' di pazienza, cosa che gli allenatori hanno poco. Spero resti per tanto tempo". 

"Le emozioni sono tante - dice Liverani - arrivo in una società che ha un passato storico è un presente importante. Il lavoro svolto da Roberto D'Aversa in questi anni è stato molto importante, ho trovato sicuramente un ambiente pronto e preparato. Io ho grande entusiasmo, ho accettato subito la proposta della proprietà. Il mio pensiero di calcio? Quando sono venuti qui ho condiviso il progetto, vorrei che il Parma fosse una squadra, avere un idea di gioco propositivo per raggiungere la salvezza. Questo non vuol dire che non ci siano momenti di difficoltà, ho trovato un'ottima base per lavorare, se ci saranno delle cessioni ci saranno delle entrate, altrimenti potremo lavorare con questa squadra che ha grandi qualità. Io sono pronto ad adattarmi, non è primario per me il trequartista, il principio è quello di una difesa a quattro e di una difesa a tre. Le caratteristiche del reparto offensivo sono ottime, senza Kulusevski e Caprari abbiamo perso dei gol e senza di loro dovremo cercarli. Non ho paura, sono convinto che arriveremo ai nostri obiettivi. Ogni allenatore ha dei principi, non credo che ci sia un giusto e uno sbagliato, non c'è tanto tempo. Cercheremo piano piano di incunearci con qualche principio senza togliere certezze. Io conosco l'idea della proprietà e del direttore sportivo. Per decidere se cedere o no bisogno che combacino delle situazioni. Non ho posto veti sulle cessioni. Chi vuole rimanere a Parma deve avere il mio stesso entusiasmo. Credo che ci debba essere sempre un equilibrio tra fase offensiva e fase difensiva. In Lega Pro a Lecce abbiamo vinto con la seconda miglior difesa, in B eravamo la quarta miglior difesa. Avevamo fatto investimenti per fare più gol, diciamo così. Siamo retrocessi con tutte le difficoltà che abbiamo avuto, ma l'obiettivo era quello di lottare fino all'ultimo minuto. Cerco di essere equilibrato, di avere delle idee per la mia squadra mettendole in campo anche in base all'avversario. Ma non totalmente sull'avversario. Gervinho? Credo che per quello che abbiamo vissuto, è un giocatore esperto e di grandissima qualità. Karamoh è una scoperta per noi e per lui stesso. Giocatori importanti per il Parma. Ma a fronte di offerte vantaggiose per proprietà, per il direttore e per me, per i ragazzi, valuteremo. Ho fatto sempre contratti lunghi rispettandoli, dove inizio un lavoro e sento fiducia cerco di portare a termine il progetto. Devo avere degli obiettivi massimi: la trattativa non è durata più di tre minuti, sono a Parma e spero di starci il più a lungo possibile. Ho passato tre anni in una città in cui ho dato tutto, avevo forse qualche dubbio in più. Il Parma era lontano quando ho scelto di fermarmi. Mi sarei fermato serenamente, forse era un bene per tutti. Sarà una stagione particolare, le squadre si sono allenate due settimane massimo, abbiamo giocatori che rientreranno il dieci dalle Nazionali. Avremo bisogno di un po' di tempo per capire quale strada prenderà il campionato. Speriamo che si possano aprire gli stadi, lo sport senza gente non ha lo stesso valore. 

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