
Amauri Carvalho de Oliveira, autore di una doppietta - Tm News Infophoto
Livorno-Parma 0-3 | Palladino-Amauri, amaranto ko. E Cassano guarda da fuori
Il vantaggio crociato lo sigla il napoletano, al 2' con un sinisto al volo. Poi il Livorno ci ha sperato, è andato vicinissimo al gol ma ha sciupato. A 4' dalla fine Amauri ha spento gli amaranto con una doppietta e il primo rigore
Una doppietta, un rigore, e una vittoria in trasferta, la seconda consecutiva in campionato. Roba da matti, da non crederci, ora si punta dritti a Roma, per un'occasione imperdibile. Cassano va in panchina, Donadoni sceglie Amauri ancora una volta, e guarda un po’, Palladino che ha debuttato in A proprio in amaranto e qui, con questa maglia, ha messo a segno i primi due gol di una carriera che poteva essere ben diversa, se solo non fosse stata costellata da infortuni. Le doti tecniche ci sono, basta vedere come dopo una manciata di secondi, nemmeno il tempo di legarsi gli scarpini, che si avventa su uno spiovente dalla destra e finisce per esultare, allargando le braccia in maniera contenuta.
IL MATCH – E la partita si mette bene, benissimo per un Parma che ha rinunciato alla fantasia di Cassano e alla velocità di Sansone, in ottica Lazio, e ha cercato di essere più concreto, soprattutto a centrocampo dove Palladino rientra e, in fase di possesso va a giocare con i compagni cercando di dialogare con Amauri e lanciando Parolo che si sgancia volentieri e porta via l’uomo. Il Livorno accusa subito il colpo, si riorganizza ma ci mette tempo, Emerson subisce la velocità della manovra crociata che si muove a memoria. Tocchi di prima e scambi che portano al tiro prima Amauri, poi Palladino, che, dopo un quarto d’ora, ha l’occasione per il bis che, in fotocopia, non arriva per pochissimo. E Nicola, che assiste da bordo campo, cambia dopo nenanche mezzora, con Siligardi che rileva Biagianti e aumenta il peso offensivo. L’unica occasione è però di Paulinho, su punizione, per il resto tanto Parma che controlla senza affondare quando può.
Il Livorno prende campo, Nicola capisce che così non va e striglia i suoi che, nel secondo tempo, appaiono con le idee più chiare. Con Duncan al posto di Mbaye, il Parma viene costretto nella proprioa metà campo e non riesce ad uscire. I rifornimenti per Amauri scarseggiano e lui viene a prendersela in difesa, quando può. Siligardi e Piccini, nel giro di poco, cercano di impensierire Mirante che si fa trovare pronto anche sulla bomba di Emerson, alla mezzora, da fiorissimo. E gli amaranto collezionano angoli portando in area uomini a raffica, senza però trovare la via del gol. Pendro Mendes e Lucarelli fanno il possibile per arginare il 4-2-4 del Livorno che si affida anche ad Emeghara con Paulinho, Siligardi e Greco, ma il gol non arriva e gli arrembaggi preoccupano Donadoni che si affida alla freschezza di Sansone e Gargano. Nel momento migliore degli avversari, il break del Parma è targato Parolo, con una bomba di destro che esalta Bardi. E per mettere in cassaforte il risultato, Paletta va a rilevare Palladino e va a rimpolpare la difesa che diventa a cinque. Ma tanto basta per chiudere la partita, con Amauri che fa 0-2 dopo il palo di Gobbi, a porta semi-vuota e una buona iniziatia di Sansone che si fa parare da Bardi, il quale riesce solo a sporcare la traiettoria di Amauri che si è sbloccato e che va a fare doppietta al 48’ con un rigore concesso per fallo di Emerson su Mendes.