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Lucarelli sprona il Parma: “Non siamo ancora salvi”

Il club manager parla del momento crociato: “Non dobbiamo commettere l’errore di pensare di essere già salvi”

È stato premiato come Atleta del mese, maggio, quello che ha consegnato la promozione al Parma e lo ha proiettato nella storia. Alessandro Lucarelli era il capitano di quel Parma. Adesso veste un altro ruolo, quello di club manager, ma non ha svestito affatto i panni di leader, di trascinatore. Pacato, quasi da dirigente, traccia la linea da seguire. Concreto come sempre tocca le corde giuste di un gruppo che - a sentirlo - ha solo bisogno di un po’ di fame in più. “Bisogna correggere gli errori e invertire la rotta - dice - non serve altro”.

Intanto si gode l’ultimo riconoscimento, in ordine di tempo, per un anno fantastico. Quello della promozione ritirato a Palazzo Soragna. “Lo considero il giusto premio alla serata di La Spezia dove si è realizzato il sogno che avevamo  da quando siamo ripartiti tre anni fa dai dilettanti. Lo divido con tutti i tifosi , la squadra e la società del Parma, quella sera siamo tornati dove speravamo, sognavamo ed immaginavamo nei giorni più bui di poter tornare dopo chissà quanti anni. Invece ci siamo riusciti nel più breve tempo possibile".

Poi si torna sul momento attuale di una squadra che in quattro partite è riuscita a portare a casa un punto solamente: "I risultati ultimamente stanno venendo meno, sapevamo dall'inizio che dovevamo fare un campionato pieno di difficoltà e ci sarebbe stato da lottare fino all'ultima giornata per raggiungere la salvezza. Grazie al lavoro quotidiano ed allo spirito di squadra Siamo molto avanti per centrare l'obiettivo, non bisogna peró commettere l'errore di pensare sia gianconquistato ed incosciamente lasciare qualcosa sul campo . Se si è raggiunta questa classifica non è perchè eravamo piu bravi ma  perchè eravamo più affamati e cattivi degli altri. Adesso incontriamo avversari che lottano con il coltello tra i denti per raggiungere i propri obiettivi e dobbiamo farci trovare pronti rialzando subito l'attenzione e tornare ad essere quelli che eravamo fino a poco tempo fa. Abbiamo passato momenti molto più difficili di questo quindi nessun dramma ma con la consapevolezza di dove tornare ad essere cattivi e spietati come poco  tempo fa tornando a mordere e giocarsi ogni palla come se fosse quella decisiva".

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