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Milan-Parma, partita a rischio: il prefetto vieta la trasferta ai tifosi ducali

Stabilito il "divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Parma, fatta eccezione per i possessori della "tessera del tifoso". I Boys non ci stanno e informano l'Uefa

In occasione della sfida tra Milan e Parma, in programma sabato a San Siro, il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi ha stabilito il "divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Parma, fatta eccezione per i possessori della 'tessera del tifoso''. La decisione del prefetto arriva dopo che Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ha considerato la gara tra i rossoneri e i ducali, come una partita che presenta "particolari profili di rischio".

I BOYS NON CI STANNO E LANCIANO L'INIZIATIVA "TRASFERTE LIBERE"

Contro i continui divieti imposti dall’Osservatorio e dal Casms anche in partite che non vedono problemi per l’ordine pubblico o che addirittura vedono sfidarsi due tifoserie gemellate (come i casi di Parma-Sampdoria, Lazio-Inter o Milan-Brescia), i Boys hanno deciso di lanciare un’iniziativa mirata, informando di volta in volta l’Uefa via mail ogni volta che escono le disposizioni dell’Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive.

Ecco il testo della mail inviata dai tifosi (il testo originario è in inglese, ma lo riportiamo in italiano):

"Signor Platini,
ancora una volta La avvisiamo di quanto sta accadendo in Italia allo sport che tanto amiamo. Il Ministro degli Interni (onorevole Maroni, Lega Nord), attraverso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, sta cercando di evitare che i tifosi che non sono d’accordo con il suo progetto della “tessera del tifoso” (una carta prepagata ricaricabile imposta ai tifosi, non regolata da alcuna legge e assolutamente inutile) possano assistere a partite di calcio, anche se NON a rischio.Vendono i biglietti creando discriminazioni territoriali.
Chievo/Roma, per esempio, partita assolutamente non a rischio, che ha visto solo la scorsa stagione 20mila tifosi romanisti sulle gradinate senza alcun problema, solo pochi giorni fa è stata individuata come “partita a rischio”, cosicché i tifosi della Roma che sono residenti nella Regione Lazio non possono acquistare i biglietti.
Deve sapere che i tifosi che hanno sottoscritto la “tessera del tifoso” non sono soliti recarsi in trasferta, cosicché il risultato è che i settori ospiti degli stadi sono sempre vuoti, anche per partite non a rischio. Stanno indicando come partite a rischio anche match come Parma/Sampdoria, le cui tifoserie sono gemellate da 20 anni, solo perché i loro correttissimi tifosi hanno detto no alla tessera del tifoso.
Se paragona l’affluenza negli stadi con le precedenti stagioni potrà facilmente vedere come gli stadi siano mezzi vuoti e questo è dovuto ai sistemi diabolici che hanno pensato per vendere i biglietti. In molti casi non si può comprare più di un biglietto a persona e, quando lo si può fare, bisogna portare con sé un documento in originale per ogni persona che vuole acquistarlo.
Lazio/Roma è stata giocata di fronte a una Tribuna Tevere quasi vuota, anche se le relative immagini non sono state mostrate dalla televisione, perché si preferisce escludere i tifosi piuttosto che gestirli con gli usuali sistemi di ordine pubblico. Stiamo scrivendo questo per suggerire all’UEFA di monitorare con attenzione quanto sta accadendo negli stadi italiani, perché i media nazionali al riguardo tacciono. Noi crediamo che l’Italia non abbia il diritto di organizzare alcun torneo internazionale fino a che non saremo liberi di andare alle partite di calcio, così come abbiamo fatto dal 1896 fino al 2008.
Con i migliori saluti"
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