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Napoli-Parma 3-1 | Cavani, Pandev, Insigne. Non basta Parolo

Troppo azzurro per i ragazzi di Donadoni che restano in partita più per imperizia degli attaccanti partenopei che per bravura. Pabon e Palladino fanno vedere qualcosa, ma è poco. Festeggia Mazzarri

Si alza, entra al posto di cavani e segna, fissando il punteggio sul 3-1. Lorenzo Insigne è anche questo. Dopo l'esordio in Nazionale la sua settimana si chiude al melgio con il primo sigillo al San Paolo e tanto di dedica al figlio che sta per nascere. Una medaglia ha sempre due facce: a quella felice di Insigne c'è quella disturbata di Donadoni, disturbata da errori evitabili in difesa e da poca lucidità davanti. In attesa del migliore Amauri, solo Pabon, a tratti, riesce a impensierire la retroguardia napoletana che non è poi fatta di fulmini di guerra. Quelli che ci sono dal centrocampo in su. I fenomeni del Napoli ci mettono poco a farsi notare e un po' troppo a segnare, con il Parma che spera di potersi salvare. Ma poi Insigne...
Mazzarri non si fida del Parma e, per questo, non risparmia il viaggio a Zuniga che viene catapultato in campo, dove deve andare "a 200 all'ora", come richiesto dal tecnico. Dossena si accomoda in panchina, la 300 in A per il mister azzurro che vanta nel suo curriculum, alla voce esoneri, uno 0 invidiato dai colleghi. Cavani è supportato da Pandev, "investito" da Mazzarri nella conferenza stampa di vigilia. Hamsik agisce sulla linea mediana, con Inler e Dzemaili, ex più fresco. L'altro ex, Donadoni, entra al San Paolo rizzollato con le idee chiare, ma senza Biabiany e Amauri. Si affida alla coppia talentuosa Ninis-Belfodil, supportata da Valdes che spazia tra Galloppa e Parolo. Rosi e Gobbi devono vedersela con Maggio e Zuniga, con Zaccardo, Paletta e Lucarelli che devono proteggere Mirante dalla minaccia del Matador.

IL MATCH Forse il caldo, forse il pranzo non digerito, ma Paletta comincia la gara in maniera incerta (si fa per dire eh). Pronti via si perde il taglio di Cavani, ben servito da Hamsik in verticale. L'uruguaiano scatta e supera Mirante che lo mette giù. Per Gervasoni è rigore ma non espulsione. Sta di fatto che al 3' il Napoli è già in vantaggio e, al 7', si porta con il Matador vicino al 2-0. Questa volta è il macedone a lanciare il compagno, che si beve Paletta con un controllo volante e spara un sinistro in corsa che sibila il palo sinistro della porta crociata. Il Parma, dopo un inizio terribile, si rimette in sesto e ragiona, o prova a farlo, non sempre in maniera lucida. Affida a Valdes quasi ogni pallone e fa bene. Lo spunto di Belfodil nasce da un'idea del cileno, bravo a smistare come vuole Donadoni. Il Napoli si chiude bene e controlla dopo il comodo vantaggio, senza rinunciare ad attaccare gli spazi che ci sono. Pandev è poco cinico in fase di realizzazione, Paletta impreciso anche in avanti e la partita diventa vivace. Ninis si muove bene, ma Zuniga corre veloce e Rosi deve fare attenzione a non spingersi oltre il guado, con la fase offensiva di Donadoni che ne risente. Ed ecco che le occasioni per i ducali nascono dagli angoli e da qualche mischia. Lucarelli ci prova di testa ma De Sanctis è pronto. Inutili i tentativi in area se a centrocampo perdi palla male. Cavani ne sa qualcosa e, al 39', gentilmente ringrazia e avvia l'azione del 2-0 che porta in gloria Pandev. Hamsik scatta sul filo del fuorigioco e serve al macedone un pallone da capitalizzare. Mirante è battuto. Dzemaili rischia di chiudere la partita al 43' su punizione con la palla che sbatte sul palo. Dal rischio al sospiro. Quello di Parolo che di testa, rimette i suoi in carreggiata dopo che ha visto la squadra smarrirsi e rischiare di capitolare.

LE PAGELLE

La ripresa inizia con lo stesso tema tattico del primo tempo con il Napoli che vuole chiudere la gara e il Parma che ci prova e si difende (male) come può. Tra il 5' e l'8' Cavani ha due opportunità colossali: una gliela porta via Pandev su un'azione di contropiede maestosa. Il macedone si fa perdonare dopo 3' con un assist al bacio che il Matador spara su Mirante, bravo a rimanere in piedi e fortunato nel guizzo. Donadoni capisce che così non può funzionare e si affida a Pabon che va a rilevare Ninis. Il colombiano si mostra in forma e guizza che è una meraviglia. Finte di corpo e rincorse, tiri, come quello che di controbalzo sfiora il pari. Anche Mazzarri prova a spronare i suoi, sa che certi gol sbagliati costano caro, potrebbero. Dopo un'occasione clamorosa sbagliata dall'uruguaiano, un'altra, il tecnico fa alzare Insigne e lo carica per sostituire proprio Edison confuso. E quindi? Prima palla toccata e gol. Pandev con un tocco magico lo mette di fronte a Mirante e lui che fa?, freddo firma il 3-1. Belfodil si divora l'occasione per dimezzare lo svantaggio ma la spreca clamorosamente. Troppo Napoli per il Parma.

 

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