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Niente podio per Giulia Ghiretti: finisce quarta per pochissimo

L'atleta parmigiana, dopo la rimonta che è valsa l'argento, non ha ripetuto l'impresa: "Ma sono contenta di questa esperienza bellissima e sono soddisfatta delle mie gare. Credo di aver chiuso quest'annata nel modo migliore"

Finisce quarta Giulia Ghiretti nei 200 misti Sm5 alle Paralimpiadi di Tokyo. La campionessa parmigiana non è riuscita a salire sul podio, seppure per pochissimo, dopo la grande rimonta nei 100 rana.

"Sapevo di avere delle frecce nel mio arco all'inizio - dice Giulia - mentre lo stile libero per me è sempre problematico. Nell'ultima frazione vedo sempre passarmi le altre davanti e questa volta è successo con Monica. Ma sono contenta di questa esperienza bellissima e sono soddisfatta delle mie gare, dopo un percorso nuovo che mi ha visto anche cambiare allenatore. Credo di aver chiuso quest'annata nel modo migliore".

LA SCHEDA - Giulia Ghiretti, medaglia d'argento nei 100 rana SB4 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, è nata a Parma il 16 febbraio del 1994. Tesserata per l'Ego Nuoto e per le Fiamme Oro, è una delle veterane dell'Italnuoto: esordio in Nazionale nel 2013, a Rio 2016 la prima partecipazione a una Paralimpiade: in Brasile conquista un argento nei 100 rana e un bronzo nei 50 delfino. Nel suo palmares internazionale risaltano l'oro nei 100 rana ai Mondiali di Città del Messico 2017 (dove è stata anche portabandiera per l'Italia) l'argento nella staffetta 4x50 stile ai Mondiali di Montreal 2013, l'argento nei 100 rana a Glasgow 2015 e nella staffetta 4x50 sl mista a Città del Messico 2015, dove ha conquistato anche il bronzo nei 50 farfalla, e l'argento nei 100 rana ai Mondiali di Londra 2019, con il bronzo nei 50 farfalla. Sin da bambina pratica ginnastica artistica, poi ritmica, e dall'età di 8 anni trampolino elastico, disciplina che la porta nel giro della Nazionale. Nel gennaio 2010, a 16 anni, durante un allenamento di trampolino ha un incidente che le causa la paralisi delle gambe. Avvicinatasi al nuoto per ragioni fisioterapiche, si innamora presto della piscina e decide di iniziare nuoto a livello agonistico: "Nel nuoto sei tu con il tuo corpo, senza carrozzine o protesi: solo la libertà di stare in acqua", racconta. È laureata in Ingegneria biomedica al Politecnico di Milano e sta seguendo il corso di laurea specialistica.

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