Alla fine ha chiamato tutti a raccolta, come sempre, li ha riuniti sulla linea del centrocampo e li ha caricati per la bella vittorie sul Padova. Deve essersi pure complimentato con i compagni prima della corsa e degli applausi rivolti ai quattrocento tifosi che lo hanno visto per l’ennesima volta uscire vittorioso dai duelli, stare in piedi e guidare i suoi verso tre punti fondamentali per la caccia al secondo posto. Alessandro Lucarelli con la fascia al braccio continua a piacere ancora. A dispetto delle sue quaranta primavere, lotta, scappa, marca, fa a sportellate, gioca con la suola e di fino, spazza, commette falli e si perde gli uomini riuscendo poi con recuperi astuti a rimediare. A luglio questo giovanotto non più di primo pelo soffierà quaranta candeline, ma se lo vedi giocare non te ne accorgi. Sembra davvero un ragazzino, almeno nella voglia di fare, di non sbagliare, di incidere e di dimostrare, dopo quindici o sedici anni di calcio vero, che è ancora uno affidabile.