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Pancake, tapis roulant con i nomi di moglie e figli: la giornata di Sepe

Il portiere del Parma in isolamento in città si allena

Il ritmo della giornata è scandito dal silenzio e da ogni gesto che comincia ormai a essere una specie di abitudine. Seppur insolita. Nella disperata lotta al contenimento di Covid-19 ognuno è chiamato a fare il suo, il pensiero di chi vive in isolamento vola sempre verso le famiglie distanti: si accettano le regole rispettando il lavoro immane di medici e infermieri in prima linea per combattere un nemico invisibile e frenarne l’ascesa. Non è semplice, ma ognuno in questa lotta deve dare il suo contributo. E anche gli uomini di sport lo fanno: atleti e calciatori sono impegnati in donazioni a ospedali e protezione civile, a laboratori di ricerca e a Università affinché il domani possa essere migliore. Il Parma è stata una delle prime società a muoversi in questo senso mostrandosi solidale con l’ospedale del suo territorio, sconvolto dall’ondata epidemica che ancora – secondo gli esperti – non avrebbe raggiunto il picco.

Il 4 aprile è il giorno designato per la ripresa degli allenamenti, sedute individuali che accompagneranno – emergenza permettendo – il mondo verso un ritorno alla normalità. Ci vuole tempo, ma c’è già chi si porta avanti chiaramente. Gigi Sepe, ad esempio, prova a sorridere pensando ai suoi lontani da Parma alleggerendo il peso della distanza. Moglie e figli sono a Napoli in questi giorni, per un cultore della famiglia come Sepe deve essere dura stare lontano dagli affetti. Lui prova a riavvicinarli con un disegno che fa da sfondo sul tablet che i figli gli hanno lasciato: “Anna, Diego, Giupy” i nomi incisi con sfondo nero e due cuori rossi appoggiato su una tapis roulant sul quale Sepe si allena. In casa, rigorosamente.

Le sue giornate cominciano presto. La norma prevede una sana colazione, nel rispetto delle regole scritte dal dottor Bongiovanni, nutrizionista dello staff di D’Aversa. Latte di mandorla e pancake con avena e albume,  per l’alto livello di fibra naturali contenute al loro interno. Il riposo attivo dei crociati viene seguito passo passo da D’Aversa e dal suo staff: telefonate, contatti continui tra giocatori e tecnici per un confronto sul programma da seguire. In cui chiaramente è incluso anche il relax: c’è chi legge, chi studia inglese (come Brugman) e chi guarda serie tv. E Sepe è tra questi: sfrutta il riposo prima del pranzo (leggero, come da tabella nel rispetto dei valori nutritivi) e poi di corsa sul tapis roulant prima di impugnare i pesi ed allenare le braccia. Per farsi trovare pronto alla ripresa che – se dovesse esserci – lo vedrà rientrare al suo posto, tra i pali dopo 14 settimane e 98 giorni (emergenza sanitaria permettendo).

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