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Parma, Guazzo è già pronto: tre minuti per la rivincita

Il bomber ha deciso la partita con il Piacenza con un gol dei suoi, ha dimostrato di essere sul pezzo e sfruttato la sua occasione

La rivincita, Matteo Guazzo se l'è presa quando probabilmente non se lo aspettava neanche lui. In silenzio, raccogliendo quel poco che aveva seminato in questo inizio di stagione, cominciata con uno spirito diverso, positivo. Come piace ad Apolloni, come serve al Parma. Rivincita e non vendetta. Una rivincita che si è 'consumata' in un modo assai piacevole, in 3'. Tanti gliene sono bastati per rivoltare la partita contro il Piacenza, per raccogliere la sponda di Evacuo e scaraventare in porta la sua rabbia, per segnare il gol vittoria da dedicare al padre scomparso qualche settimana fa e mantenere la promessa che aveva fatto a sè stesso. Una rivincita consumata nel silenzio del lavoro, una rivincita contro le sue scelte che hanno condizionato anche la sua stagione passata, contro il fato, per chi ci crede, che lo ha frenato prima che si frenasse lui stesso. Contro qualche scelta che lo ha relegato in panchina e che lo ha costretto a mandare giù bocconi amari. E pure quando si è visto prima Felice Evacuo, poi Emanuele Calaiò entrare nello spogliatoio e intaccargli quel briciolo di certezza che aveva, andando a minare la sua 'titolarità', Guazzo non si è buttato giù, ha continuato a lavorare e a macinare chilometri, ad essere a disposizione e a farsi trovare pronto per quando sarebbe servito. E nel derby, la prima partita di una stagione lunga e difficile, ha scelto di essere protagonista e di sentirsi ancora importante, mandando un messaggio chiaro: Guazzo c'è e serve. Il fatto che sia cambiato anche negli atteggiamenti lo si nota dopo il gol, quando si è inginocchiato con e con le braccia ha puntato dritto in alto, verso il cielo. E poi si è lasciato andare in uno sfogo, abbracciando il capitano, Alessandro Lucarelli, con cui ha legato in maniera particolare. Guazzo si è tolto un peso, ma non ha saldato il conto con quanto ha perso l'anno scorso. Tanto, troppo. sempre in discussione, ha lanciato un messaggio chiaro allo staff tecnico, dato che comunque queste partite servono anche alla società per chiarirsi le idee sul futuro. Resterà, forte della conferma e delle rassicurazioni che ha ricevuto dalla società. Per il resto, poi, dovrà parlare in campo e dimostrare che Apolloni può contare anche su di lui


 

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