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Parma 1913 | Messina, per caso in campo e... per un caso tra i crociati 

Il gol dopo 10' nella partita in cui nemmeno doveva giocare. In campo per un infortunio di Benassi, al Parma per un contratto mai firmato. Ecco Messina, il terzino che ha messo Adorni in panchina

E pensare che non doveva nemmeno giocare. Certe storie le regala solo il calcio e quella di Michele Messina è entrata di diritto in questo vasto raccoglitore di emozioni. Neanche lo speaker che annuncia le formazioni si è accorto che il numero 2 con la maglia crociata fosse 'Messi' così come lo chiamano i compagni in maniera scherzosa. Un vezzeggiativo nato negli spogliatoi e diffuso dai più giovani, dagli Under che stanno rappresentando, in questo momento, una risorsa importante per il Parma (vedi Simonetti). Annunciato dopo una trentina di secondi di gioco, quando tocca il primo pallone sulla fascia destra, Michele si destreggia bene fin da subito. Senza neanche pensare a come si sia trovato lì, quasi per caso. Più o meno quello che è successo in sede di calciomercato, quando Galassi e Minotti nell'allestimento generale della squadra, hanno bussato alla porta di un vivaio molto florido come quello dell'Atalanta che di solito alleva giovani dalle grandi qualità e che a lungo andare si dimostrano risorse importanti e fondamentali per le squadre più blasonate. Il tutto coordinato dalla sapiente guida di Maurizio Costanzi, ex Chievo Verona e ora responsabile del settore giovanile della Dea. Colui che ha avuto a che fare anche con la crescita di Yves Baraye per intenderci. È stato proprio Costanzi a segnalare allo staff tecnico Michele Messina, assieme al Merelli. Quel Merelli sì, che gioca a Forlì... 'Messi' è uno dai piedi buoni che spesso si ferma anche dopo l'allenamento a calciare in porta e ad affinare la tecnica, che di base è già notevole.

Dopo i soliti consigli, i classici video di WyScout hanno tolto ogni dubbio a Galassi che lo ha notato per i piedi e la struttura fisica importante. Una telefonata e una circostanza più o meno favorevole ne hanno aiutato l'inserimento in rosa. Società come l'Atalanta sono spesso in difficoltà e non possono dare i giocatori giovani alle società non professionistiche perché questi vengono subito contrattualizzati. Per fortuna che Messina ha sale in zucca e seguito un anno di addestramento tecnico, che di solito i '96 (quest'anno tocca a loro) fanno nel passaggio dal settore giovanile. Se avesse firmato un contratto Michele sarebbe stato bloccato e la sua favola non sarebbe stata raccontata. Un rallentamento burocratico dell'ultimo minuto, come è successo a Benassi domenica, gli ha permesso di entrare e di trovare la gloria nella partita contro il Ravenna, aperta come una scatoletta dal destro di Michele che si è fiondato in area sulla palla di Corapi e ha trovato la buca d'angolo.

C'è anche la possibilità che Messina resti un altro anno a Parma, perché la sua proroga del contratto è vincolata alla promozione. Se i crociati saliranno di categoria e riterranno Messi utile alla causa, l'Atalanta sarebbe ben felice di sedersi a tavolino e discutere sul da farsi visto che le due società hanno ottimi rapporti. Il giocatore ha prospettive interessanti per quel ruolo, l'inizio in sordina all'ombra di Adorni ha permesso al ragazzo di Vimercate di crescere e capire che dipende da lui buona parte del suo fatturato. Che per ora è discreto. La sua buona struttura fisica e la discreta tecnica accumulata quando faceva l'ala destra, lo aiutano parecchio. I complimenti di Lucarelli e di Scala hanno accresciuto la sua autostima e il fatto di essere così in voga in questi giorni successivi al gol gli permette sicuramente di vivere un bel momento. Nella ripresa, dopo un primo tempo molto positivo, è calato alla distanza, frutto del 3-0 in 22', e di una prova che ha annichilito il Ravenna subito. Un calo fisiologico che ha permesso agli avversari di riaffacciarsi al campo e di riprendere una partita nata male che poteva finire peggio se solo Melandri e compagni avessero avuto la mira giusta nel prendere a pallonate una squadra che ha accusato parecchio il colpo dopo un impatto negativo. Rinata grazie al rallentamento dei crociati che hanno concesso il campo la mediana in maniera colpevole e grazie a un rigore che, regolamento alla mano, ci sta. L'uscita di Giorgino a giochi fatti ha ridato fiato alle trombe dei ravennati e qualche speranza di riacciuffarla, ma sostanzialmente il risultato rimane bugiardo e penalizzante per un Parma che ha fatto un ottimo primo tempo e che poi ha mostrato difetti di concentrazione notevoli nel secondo.

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