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Parma 1913 - Con la Sammaurese è andata bene ma il calo della difesa preoccupa

La retroguardia, perforata 9 volte in tutto, con tre rigori e cinque degli ultimi gol subiti nelle ultime tre partite, non è più solidissima. Ora le vacanze serviranno a riprendere le forze e a programmare la scalata 

Dal nostro inviato
Guglielmo Trupo

PARMA -Poteva andare meglio, con nove punti di vantaggio sulla seconda è un campionato quasi chiuso. Poteva andare anche peggio perché il pareggio conquistato con gli artigli del Micio Melandri, ha rischiato di trasformarsi nella prima sconfitta stagionale. Beffa della beffa, sarebbe stata la prima sconfitta del Parma in D rimediata in casa e durante un giorno di convivio. Con la vittoria di domenica contro la Sammaurese è la successiva festa adibita dai tifosi sotto lo spicchio della Cruva Nord, inondata da un affetto inaudito, come ai tempi in cui c'era sempre Scala ma il suo Parma sollevava al cielo i trofei, la squadra di Apolloni ha concluso il primo giro di boa in maniera convincente, girando a largo dai pericoli, non subendo nessuna sconfitta e mantenendo sempre gli stessi punti di vantaggio sulle inseguitrici rispetto all'ultima vittoria, seppure il Parma ha chiuso questa prima parentesi di campionato con un pareggio che sa tanto di pericolo scampato. Più sette sulla seconda, più nove sulla terza, Altovicentino e Forlì per ora sono a distanza di sicurezza e ancora 'vive' per volere di un Parma che ogni tanto si concede delle pause che testimoniano come resti difficile restare concentrati quando hai un patrimonio rappresentato dai punti accumulati e da tifosi che fanno la differenza, in positivo, aumentando l'affiatamento tra il gruppo oltre che la sana competizione. Il grande senso di appartenenza trasmesso ai giocatori da parte di una curva convinta che i tempi belli torneranno, e convincente, sembra essere davvero la molla che ha fatto scattare in questa squadra la consapevolezza di essere forte. Talmente forte rispetto alle altre che a volte sbaglia approccio e concede tanto, troppo campo agli avversari che pure fanno di tutto per meritarselo. Come domenica, contro la Sammaurese, arrivata al Tardini per vivere il suo sogno, un sogno distante 4' dal diventare realtà, perché fino al 91', la squadra di Protti era sul 2-1, grazie alle reti del veterano Bonandi e al gol di Simoncelli. Per 240 secondi, quelli di San Mauro Pascoli sono stati vicinissimi a battere il Parma e a infrangere la sua serie positiva che dura ormai da 19 partite, e a spaventare per la prima volta una squadra che ha conquistato 47 punti, 14 vittorie, 5 pareggi e 0, zero, sconfitte. Con 42 gol fatti, 9 subiti, cinque dei quali nelle ultime 3 partite. Con Ravenna, Bellaria e Sammaurese appunto, il Parma ha preso quattro gol su azione e uno su rigore, con il buon Zommers che ha rischiato di mostrare in un solo colpo qualche limite legato all'esperienza e alla mancanza di concentrazione, che tende a calare quando inevitabilmente sei sopra di uno, due o tre gol. Da premettere che ha solo 18 anni e che tra tutti gli atleti è stato quello che ha meravigliato di più per crescita e costanza, Kristaps è uno su cui puntare senza però affossarlo dal peso della responsabilità, ricordandogli solamente che qualche volta dovrebbe essere più attento e mantenersi sempre in partita. Anche domenica, contro la Sammaurese, non è stato impeccabile e in questo mini ciclo che sulla carta doveva essere più abbordabile, il lettone ha subito due gol dal Ravenna, uno dal Bellaria, e altri due domenica. In certi casi, la maggior parte, è stato poco aiutato dalla coppia centrale che anche contro la Sammaurese ha rischiato grosso e ha lasciato campo agli attaccanti avversari. Quando ha potuto, Zommers è stato comunque decisivo, ma appena abbassata la guardia, ha mostrato qualche incertezza caratteristica della giovane età. Proprio sul più bello, prima della festa che ha salutato questo anno travagliatissimo, il Parma ha rischiato grosso di andare incontro a una figuraccia.Squadra molle, irriconoscibile a tratti, il Parma è andato sotto in maniera meritata senza fare nulla per riemergere, anzi, incapace di sfruttare il regalo di Stella che ha messo le cose in parità, è caduto di nuovo sotto i colpi di Simoncelli senza fiatare, prestando il fianco (destro) e la mediana, senza forza e idee, la cui emorragia è stata tamponata solo un po' da un Giorgino a mezzo servizio che ha dimostrato di essere imprenscindibile. E di un Melandri  in crescita che ha smaltito il digiuno di un mese e 10 giorni, dimostrandosi ancora valido quando deve attaccare la profondità e deve fare movimento davanti. Senza attaccanti, il Parma ha messo tutto quello che aveva per organizzare l'offensiva a una Sammaurese che ha rischiato poco e di vincere, cercando di rovinare il Natale ai crociati. Il graffio del Micio è stato superbo.

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