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Parma | I curatori: 'Asta ancora deserta? Il Parma perderà il titolo sportivo'

Guiotto in conferenza stampa: "Se anche l'ultima asta dovesse andare deserta? Si chiude e il Parma, secondo la cessazione dell'esercizio provvisorio, perderà il titolo sportivo". Anedda: "Ci sono 9 soggetti interessati che stanno operando due diligence in data room"

Parma. I curatori Anedda e Guiotto in conferenza stampa per chiarire i prossimi passi, dopo la quarta asta -che è andata deserta- e la decisione del giudice Rogato di fissare un'ulteriore asta per il 9 giugno. I curatori hanno anche commentato le ultime notizie relative al fatto che i 5 milioni di euro sarebbero da contarsi nel novero del debito sportivo. 

"Il giudice -ha esordito Anedda- ha escluso in modo categorico la possibilità della vendita a trattativa privata, con l'esercizio provvisorio che durerà fino al 15 giugno. La prossima asta è fissata per il 9 giugno e le risorse sono le stesse che erano in programma per arrivare fino al 31 maggio.  Ovviamente, come tutti sappiamo, il tema più scottante è quello del debito sportivo, a seguito di una più approfondita disamina delle voci che lo compongono, dagli 80 milioni di euro di partenza,  siamo arrivati arrivati 27 milioni di euro, 13 per i tesserati, 7 per ritenute pregresse e il rimanente verso la Lega Serie A per i trasferimenti. Un grazie ad Albertini, a tutti quelli che si sono prodigati". 

GUIOTTO: 'CONSIDERIAMO I 5 MILIONI ESCLUSI DAL DEBITO SPORTIVO'- "Il 22 di maggio alle ore 20 -sottolinea Guiotto- abbiamo ricevuto dalla Lega, in maniera abbastanza sorprendente, la notizia che questo 5 milioni necessari per l'esercizio provvisorio, sono nel novero del debito sportivo,  nonostante questa possibilità ci era stata espressamente esclusa in precedenza. Tavecchio ci ha riferito, assieme alla Figc che così non era. Ci ha escluso e messo per iscritto, di intesa con la curatela fallimentare, che il contributo non sarebbe stato conteggiato nel debito sportivo. Noi quindi questi 5 milioni di euro li consideriamo esclusi dal novero del debito sportivo.  Altra considerazione che riteniamo di particolare importanza verte sul debito sportivo, ridotto grazie alle rinunce volontarie dei calciatori. C'è il diritto di surroga che spetta a chi si accolta il diritto di subentrare ai creditori. Chi acquisterà l'azienda riceve per diritto il primo riparto dell'attivo fallimentare.  Larghissima parte dell'attivo della curatela verrà destinato all'acquirente. Ad oggi in data room hanno avuto accesso 9 soggetti tutti attivi. E per questo la trattativa privata non ha senso e non è efficiente ne conforme agli interessi dei creditori".

"Abbiamo fatto il giro di tutti i giocatori -ha dichiarato Demetrio Albertini- anche attraverso i creditori. La rinuncia da parte di un gran numero di calciatori ha abbassato in maniera ulteriore il debito. Ognuno ha cercato di fare il massimo possibile nell'interesse personale e nell'interesse del gruppo. La nostra speranza e che i creditori possano fare la stessa strada dei colleghi. Stiamo operando affinché tutto si svolga per il meglio, fino al 9 abbiamo fiducia". La nostra volontà - ha detto Anedda- è quella di stabilire la stessa condizione per tutti i creditori. La curatela deve redigere una relazione per il giudice relegato nella quale deve essere raccontato il dissesto dell'azienda. Il 9 giugno è l'ultima possibilità per vendere il Parma, anche perché poi non ci sarebbe tempo". 

"Il paracadute -ha precisato Guiotto- spetta a chi acquisterà l'azienda, i debiti nei confronti della Lega calcio ammontano a 6 milioni e 300 mila euro. Per quanto riguarda l'utilizzo del paracadute, questo rimarrà interamente a disposizione di chi acquisterà la società e la iscriverà in serie B. Le rinunce? Lo abbiamo detto tante volte, sono sempre utili. Le rinunce sono tutte volontarie ma se ci viene richiesto di rinunciare a qualcosa noi faremo le nostre valutazioni.  Per i debiti all'estero è un discorso diverso. Noi riteniamo che il Parma ad ora non ha debiti con le società estere"

GUIOTTO: 'ASTA ANCORA DESERTA? IL PARMA PERDE IL TITOLO SPORTIVO'- "Sin da subito i 5 milioni -ha detto Guiotto- sono stati erogati come debiti chirografari e soddisfatti con le operazioni di liquidazione fallimentare. C'è una lettera iniziale della Lega, ed è stata anticipata l'erogazione come debiti chirografari. Se anche l'ultima asta dovesse andare deserta? Si chiude e il Parma, secondo la cessazione dell'esercizio provvisorio perderà il titolo sportivo. I debiti saranno quantificati il 19 giugno, mentre il 20 luglio sarà quantificato il rimanente debito sportivo. Lo sciopero? Ne parliamo ma l'ultima parola spetta ai giocatori. C'è la possibilità". 

"Le rinunce sono state forti -ha detto Guiotto-. C'è una franchigia di debito non riducibile. Se qualche milione potrà essere tolto ancora,  riteniamo che il prezzo d'acquisto non rappresenti un problema.  Chi acquisterà la società sarà in grado o meno di ridiscutere il debito e i contratti futuri.

"Cordate? Non sappiamo se ce ne sono -ha detto Anedda- sappiamo solo che ci sono nove soggetti interessati e che stanno operando due diligence in data room. Guiotto: "Con l'Aic ci sono stati momenti di collaborazione e momenti di discussione. Al di là delle motivazioni personali, la situazione del Parma la conosciamo meglio noi che Tommasi". Anedda: "Leonardi risulta debitore di una cifra che ha avuto in prestito, non si è insinuato nel passivo del fallimento". 

Guiotto ha concluso così: "Il contributo è straordinario, avrebbe gravato esclusivamente sul fallimento e non sull'esercizio provvisorio.  La Lega ci ha comunicato per iscritto che a decidere è solo la Federazione". Anedda:  "I calciatori della rosa hanno sottoscritto accordo per non richiedere più un euro oltre a quelli che gli spettano per l'esercizio provvisorio".

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