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Parma | Nelle mani di Rogato, Lucarelli: "Un'altra asta non avrebbe senso..."

"Sono in contatto continuo con uno dei due offerenti, se c'è la possibilità penso sia quella della trattativa privata. Chi va a comprare non ha sicurezze di non trovare "sorprese" anche dopo. C'è delusione, speravamo che ci fosse altro esito..."

- LA GIORNATA DEL 9 GIUGNO -

NESSUNA OFFERTA D'ACQUISTO - "I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A. -si legge in una nota- dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, ed il notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva, comunicano che la busta pervenuta entro le ore 12.00 di oggi non contiene alcuna offerta d’acquisto dell’azienda sportiva del Parma FC. La comunicazione pervenuta consiste in una manifestazione d’interesse non conforme a quanto previsto dal Disciplinare di Gara e non corredata da cauzione, a firma delle società VIRIS S.p.A. e Unigasket S.p.A. Tale manifestazione d’interesse, unitamente alle altre comunicazioni ricevute dai curatori nella mattinata odierna, saranno sottoposte all’attenzione del Comitato dei Creditori e del Giudice Delegato nella giornata di domani, affinché vengano prese le opportune determinazioni".

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Una sola offerta: quella di Giuseppe Corrado che, intorno alle 11:00 si è fatto vedere dal notaio Almansi. Nei pressi dello studio, assalito dai giornalisti, il figlio del manager parmigiano non ha rilasciato nessuna dichiarazione, ha dribblato i cronisti e gli operatori per via della "fretta". Bocche cucite, comprensibile, ma l'unica busta recapitata sulla scrivania del notaio è sua. E' ancora presto per chiamarlo presidente, la sua offerta contiene, come anticipato nella giornata di lunedì, delle richeste particolare, dei vincoli che mirano alla gestione oculata della società: vincoli per i contratti da ridiscutere, evitare sorprese di debiti o pagamenti futuri, sempre legati al discorso del debito. Se il giudice Rogato riterrà congrua l'offerta, Corrado avrà le chiavi di Collecchio, mentre in caso contrario, rientrerebbe in gioco anche Piazza che, poco prima delle 11:00 avrebbe fatto un passo indietro dettato dalla preoccupazione dell'enorme esborso economico che servirebbe a gestire la società dopo averla comprata. I suoi legali, nella notte, gli hanno consigliato di rallentare, per via del debito sportivo alto e delle preoccupazioni che questo può portare in futuro, con i contratti che ancora lunghi in rosa. Eppure aveva già inviato il bonifico del 20% della somma richiesta, on ha presentato l’offerta vincolante (sostituita da una lettera in cui manifesta la volontà di andare a trattativa privata). Entro le 15 sapremo l'esito. Si incrociano le dita.

ORE 12.30 - UNICA OFFERTA, E' QUELLA DI CORRADO? I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott.Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 12.00 di oggi 9 giugno 2015 risulta presentata al notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva dell’azienda sportiva del Parma FC, un’offerta in plico sigillato. Nel pomeriggio di oggi i curatori e il notaio procederanno all’apertura del plico per verificarne il contenuto e la conformità al Disciplinare di Gara appositamente predisposto per la vendita dell’azienda sportiva, per poi riferire al Comitato dei Creditori e al Giudice Delegato sull’esito della procedura di vendita.

ORE 11:30- CORRADO: 'TRA UN'ORA SAPRETE TUTTO'- Giovanni Corrado, che è entrato dal notatio alle ore 11.10 è uscito dallo studio del notaio Almansi e ha dichiarato: 'Tra un'ora saprete tutto'. Corrado avrebbe piazzato l'offerta vincolante mentre Piazza si starebbe tirando indietro...

ORE 11.03- ANCORA NESSUNA BUSTA- Cresce il pessimismo. Davanti allo studio del notaio Almansi non è arrivato nessuno a consegnare la busta, nemmeno telematicamente, pare sia stata effettuata alcuna consegna. Adler continua a lavorare in silenzio, mentre Piazza che era sicuro di partecipare e presentare la sua offerta, per ora non ha mostrato interesse e, secondo le ultime indiscrezioni, si starebbe tirando indietro. Strategia? Forse, ma il tempo stringe. Intanto Giovanni Corrado starebbe piazzando l'offerta vincolante e da poco è entrato nello studio del notaio Almansi...

Offerte, strategie, piani di battaglia, lavori sotto traccia. Tutto secondo i piani. Il Parma ancora non ha un capo, si spera che lo abbia entro poche ore. Perché sembra davvero l’ultimo appello. L’asta del 9 giugno sarà decisiva. Due i poteri più forti, qualche altro piccolo gruppo interessato sul limbo, ad attendere ma con meno interesse per via dell’enorme esborso economico, non tanto immediato, quanto futuro. L’incertezza di Corrado (come abbiamo riferito in anteprima qualche ora fa) sembrerebbe essere legata proprio a questo. I suoi tentativi di entrare in contatto con il mondo Parma risalgono ad aprile. Il suo gruppo, capitanato da Corrado senior ma con il figlio Giovanni delegato all’esecutivo, sembra quello più interessato ma anche quello più giudizioso nel fare le cose. Perché i contatti presi con i calciatori, della rosa e non, per tentare di abbassare il monte ingaggi futuro è dimostrazione seria di interesse. E di professionalità, di pianificazione. Ciò che spaventa di più il gruppo parmigiano, che dietro avrebbe anche il fondo di Tavecchio, oltre che a colossi dell’imprenditoria lombarda, pare essere proprio la gestione futura. Perché un conto è pianificare, gestire e investire, un altro è giocare d’azzardo. In ogni caso, una brusca frenata è stata percepita come un possibile “passo” al tavolo delle strategie. La sua sarebbe un'offerta vincolata, che mira soprattutto a salvaguardare le casse e la gestione futura, per non incorrere in brutti schemi dopo. Così facendo salirebbero le quotazioni di Mister Piazza, per dirla all’americana. La cordata dell’ex giocatore di baseball, che dietro ha uno degli istituti finanziari più rinomati al mondo, Jp Morgan Chase & Co, avrebbe dato disposizione di creare una società fatta per poter partecipare all’offerta, non per avere subito il Parma. Siccome non potevano entrare i singoli nella trattativa, Piazza ha nominato un suo amico come referente, Gilberto Geroli, che è amministratore unico della Nuova Parma srl costituita da poco, che serve per tentare l’assalto decisivo in data room dopo averci sbirciato per settimane. Da ambienti vicini a Piazza sembra che l’offerta ci sarà, e che l’ex stella del diamante, da seconda, è passato ad essere la prima scelta per rilevare il Parma e salvarlo. Vedremo. 

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