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Parma | Scala pensa in grande: il cuore del Tardini pulsa ancora e riabbraccia Morrone

Nel pomeriggio il tempio crociato viene invaso dalle famiglie dei giovani gialloblù. Il presidente ha provato a convincerli, cercando di fare leva anche sulla figura di un condottiero di battaglie recenti: l'ex capitano pronto al ruolo di tecnico delle giovanili

Per la prima volta dopo il fallimento, le tribune del Tardini tornano a ripopolarsi. Niente biglietti, niente cori, solo tante famiglie convocate da Nevio Scala con tanto di vista campo. Tante mamme e tanti papà di campioncini in erba che, dopo la morte del Parma, si ritrovano senza squadra. In cuor loro sperano che questo complesso procedimento di resurrezione possa essere veloce, hanno voglia di tornare a calciare un pallone, di annusare l'odore di sfide serie, di allenamenti e gustarsi il sapore delle grandi battaglie. Una mamma lo fa capire quando chiede a Scala: "Sì, ok mister, ma quando cominceremo?". morrone 2-2-2

Nevio spiazzato: "Fosse per me anche domani, ma siamo senza telefoni, senza sede, siamo come dei clandestini, ma abbiamo tanto entusiasmo. Vogliamo ripartire da voi, mi auguro di vedere qualche vostro ragazzo sul campo. Oggi sono molto emozionato". Immerso negli applausi scroscianti dei presenti, Scala gongola e non vede l'ora di cominciare per davvero. Assieme a lui l'ex capitano Stefano Morrone, che probabilmente sarà l'allenatore di quei ragazzi che accetteranno di rimanere in campo e lottare per il Parma, aspettando l'affiliazione e il via libera della Figc (atteso per il 17, massimo il 24 ndr). Scala, arrivato martedì in città, era seguito da Pizzi, Manzani e Carra, che insieme hanno illustrato il programma di Parma Calcio 1913. Sei le squadre previste: i 98/99, gli juniores, che resterebbero a stretto contatto con la prima squadra; gli allievi (2000/01), e poi quattro squadre composte dai 2002, 2003, 2004 e 2005. E dalla Federazione sarebbero arrivate rassicurazioni per la possibilità di svolgere con i 2002 e i 2003 i campionati regionali come se il Parma giocasse in Serie A, e quella degli allievi di disputare un campionato semiprofessionistico con anche alcune squadre di Lega Pro. 

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