"Voglio riportare il Parma in Serie A e tornare in Europa con il club"
Il presidente Krause svela i piani: dallo Stadio Tardini ai successi con la Femminile, passando per la crescita dei giovani attraverso l'analisi dei dati. "Lacome sta facendo un ottimo lavoro"
"Il primo obiettivo è essere promossi. In secondo luogo, dobbiamo mantenere quello stato. E poi... sogniamo in grande, ovviamente, ma ci vuole tempo. L'Europa? Abbiamo questa storia fantastica che non molti club in Europa hanno. Non sappiamo quanti anni ci vorranno, ma l'obiettivo è tornare in Europa e riportare il Parma a competere a quei livelli". Il presidente del Parma, Kyle Krause, in una lunga intervista al The Guardian, ha svelato i suoi piani per il Parma, club che ha rilevato nel settembre del 2020 e per il quale ha progetti molto ambiziosi. Secondo il proprietrario americano, i risultati sono da raggiungere seguendo una strategia ben definita che miri a "sviluppare la nostra accademia e produrre i nostri giocatori. Dobbiamo sviluppare talenti per l'accademia che possano essere pronti per esibirsi in Serie A entro i prossimi 10 anni. Abbiamo bisogno di fornire all'interno dell'accademia un adeguato sistema di lavoro: alimentazione, prestazioni per supportarli e dare loro la sensazione che possono crescere con noi. Serve un allenatore che voglia sostenere i giovani".
Giovani e data, criciali nel progetto-Parma di Krause, malgrado ci siano addetti ai lavori che sconsiglino l'utilizzo dei data premendo ancora sullo Scouting: "Vogliamo anche utilizzare l'analisi delle prestazioni per cercare di creare un vantaggio competitivo - spiega Krause -. I dati sono assolutamente cruciali e prevediamo di investire più risorse in quest'area. Il nostro chief performance and analytics officer, Mathieu Lacome, che si è unito a noi dal Paris Saint-Germain, sta facendo un ottimo lavoro alla guida. L'analisi è un modo per aiutarci a svolgere meglio il nostro lavoro. L'obiettivo è che i dati aiutino la ricerca di giocatori da parte dei nostri scout su scala più ampia e riducano il tempo dedicato agli infortuni dei giocatori e aiutino con le prestazioni, non per prendere decisioni per loro.
Quando sono arrivato, il Parma aveva una squadra femminile di quarta divisione che non aveva ricevuto attenzione da parte della dirigenza del club. Poi abbiamo avuto l'opportunità di entrare in Serie A e vogliamo fare grandi cose. Vengo dall'America e mi sembra strano che un ragazzino non abbia la stessa opportunità di praticare questo sport, maschio o femmina".
Capitolo stadio. Krause sta lavorando all'ammodernamento del Tardini, ha rivisto il progetto iniziale e ora aspetta l'ok della giunta che ha nominato un coordinatore esterno per proseguire il processo d'ascolto con i cittadini. "Oggi hai bisogno di uno stadio che possa supportare quello che stai facendo - spiega Krause -. Voglio che lo stadio sia un posto dove andare sette giorni su sette. Quel supporto che ottieni poi torna e aiuta a costruire il resto del club. Stiamo acquistando il terreno intorno al nostro centro sportivo e vogliamo portare qui tutte le nostre squadre. Avere un centro di allenamento adeguato è uno strumento per le nostre squadre giovanili e prime per essere competitive. Il modello? Non abbiamo un club specifico come modello. Vediamo esempi notevoli di molti club diversi. Innanzitutto, voglio citare l'Ajax.
Il mercato? Non abbiamo fatto quasi nulla quest'estate nel giorno della scadenza. Ho avuto una squadra che sta facendo una buona pianificazione del lavoro.
Buffon? È un leader fantastico. Vi racconto un episodio che spiega chi è il vero Buffon. Avevamo entrambi i portieri fuori, durante la partita con la Reggina, ha giocato Corvi, un ragazzo del nostro settore giovanile che sognava il debutto. Prima della partita, chi è stato quello che negli spogliatoi ha detto ad Edoardo: “Puoi farcela, ho fiducia in te”? Certo Gigi. In allenamento Gigi è stato con lui ma non gli ha fatto pressioni. E' bastato parlare con lui prima della partita e prendersi cura di lui. È uno dei primi ragazzi a scendere dagli spalti e ad abbracciare i giocatori. Questa è la leadership. La leadership sta permettendo a qualcun altro di realizzare i propri sogni e si spera che il Parma abbia aiutato a dargli questo atteggiamento. Gigi è un professionista, andrà in pensione quando penserà che sia ora".